Iraq/ Wikileaks: Usa ignorarono centinaia di casi di tortura

Iraq/ Wikileaks: Usa ignorarono centinaia di casi di tortura Centinaia di casi di abusi commessi da forze sicurezza irachene

Roma, 23 ott. (Apcom) - Le autorità americane non indagarono su centinaia di casi di abusi, torture, stupri e persino omicidi commessi dalle forze di polizia e dai militari iracheni. E' quanto emerge dai 400.000 documenti riservati sulla guerrain Iraq diffusi dal sito di WikiLeaks e rilanciati oggi dalla stampa internazionale.Tra i documenti sono numerose le denunce di abusi commessi sui detenuti, spesso supportate da referti medici, in cui si descrivono prigionieri ammanettati, bendati e appesi per i polsi o per le caviglie che vengono frustati, presi a pugni, colpiti o anche sottoposti a elettroshock. In sei di questi documenti viene riportata la morte del detenuto.Molti dei documenti si concludono sottolineando come, "non essendo coinvolte le forze internazionali nel presunto abuso, non è necessaria alcuna ulteriore indagine". Un portavoce del Pentagono, citato oggi da quotidiano americano The New York Times, precisa che la politica Usa sui detenuti "è sempre stata conforme alla legge internazionale", secondo cui le forze armate devono immediatamente denunciare i casi di abuso, ma se questi sono stati commessi dagli iracheni, spetta poi agli iracheni indagare. Tuttavia, sottolinea oggi il Nyt, in molti casi questa politica ha permesso ai soldati americani di chiudere un occhio davanti agli abusi commessi da iracheni su iracheni.

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