Giustizia/ Alfano al Csm, ma Vietti lo frena su riforma

Giustizia/ Alfano al Csm, ma Vietti lo frena su riforma "Brandita come arma contundente e non per trovare soluzioni"

Roma, 18 ott. (Apcom) - Non è certo un plenum straordinario del Csm dedicato al problema dei pensionamenti anticipati dei magistrati "il momento e la sede" per parlare di una riforma costituzionale della politica giudiziaria, e per questo mai e poi mai il ministro della Giustizia Angelino Alfano si sarebbe aspettato che proprio in quell'occasione il vicepresidente dell'organo di autogoverno delle toghe Michele Vietti parlasse di un governo non ha nè i numeri nè il clima politico necessario per una riforma organica e "serena" della giustizia. Eppure, questo Vietti ha fatto, con i modi garbati che lo contraddistinguono e che di fatto lo accomunano al titolare del dicastero di via Arenula.Il tema della giustizia, ha detto il vice di Giorgio Napolitano a palazzo dei Marescialli, "è purtroppo non di rado brandito più come arma contundente che come tema su cui riflettere per trovare soluzioni ai problemi dei cittadini". "Le difficoltà sono molteplici e necessitano, per essere superate, che siano sciolti alcuni nodi ancora troppo serrati perchè risulti possibile varare riforme serene ed equilibrate, suscettibili di trovare quell'ampio consenso necessario a dare supporto al cammino di qualsiasi intervento normativo efficace, ma soprattutto, come ha chiesto il presidente della Repubblica, riforme organiche e di ampio respiro, non condizionate dalle contingenze". Comunque, il Csm non mancherà di fare la sua parte, "se e quando" ci sarà un testo di legge.(segue)

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