R.D.Congo/ Stupri di massa come armi da guerra,le donne dicono no

R.D.Congo/ Stupri di massa come armi da guerra,le donne dicono no La prima marcia contro il terrorismo sessuale a Bukavu

Roma, 18 ott. (Apcom) - "Contro il terrorismo sessuale" e contro gli stupri di massa, migliaia di donne congolesi hanno marciato ieri per le strade di Bukavu, capitale della provincia del Sud-Kivu, nell'est della Repubblica Democratica del Congo, dove le milizie armate straniere e i militari locali sono stati protagonisti di scorrerie inenarrabili. A guidare il corteo, il primo nella storia, Olive Lembe Kabila, la First Lady del Congo.La scorsa settimana le Nazioni unite hanno puntato il dito contro l'esercito congolese, accusando i soldati di aver rapito e stuprato donne negli stessi villaggio dove centinaia di loro vennero rapite e violentate da milizie ribelli fra luglio e agosto di quest'anno. Il ministro della Difesa del Congo ha respinto le accuse."Venire qui è importante perché la violenza contro le donne viene utilizzata sistematicamente come arma di guerra", dice Miriam Nobre, una della organizzatrici della marcia. Nene Rukunghu, dottore all'ospedale di Bukavu, auspica che la comunità internazione prenda conoscenza di quanto sta avvenendo nel COngo: "Dobbiamo lottare contro l'impunità, fare in modo che i colpevoli delle violenze vengano puniti e permettere alla donne di riconquistare la loro dignità."(segue)

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