Iraq/ Elezioni, presto annuncio varo mega cartello elettorale

Iraq/ Elezioni, presto annuncio varo mega cartello elettorale Guidata da vice presidente al Hashimi e ex premier Allawi

Roma, 26 nov. (Apcom) - Presto in Iraq l'annuncio della formazione di una larga coalizione elettorale forze politiche guidata da esponente politici di primo piano, molti dei quali hanno alle spalle una precedente militanza nel partito Baath, che guidato dal defunto presidente Saddam Hussein, govern? il paese con un pugno di ferro. E' quanto emerge dai nomi dei leader dei partiti che comprendono il futuro schieramento anticipati dalla stampa irachena.Si tratta di una lista elettorale composto da 14 formazioni politiche che entro due giorni dovrà essere annunciato a Baghdad, come ha anticipato al quotidiano di stato iracheno, il deputato Omar Abdul Sattar al Karbouli della lista "al Tajdid" (rinnovamento, Ndr) che fa capo al vice presidente iracheno, il sunnita Tareq al Hashemi; Lo stesso che con il suo veto di questi giorni ha impedito la ratifica presidenziale della nuova legge elettorale propugnata dal parlamento e che sembrava aver spianato la strada alle elezioni parlamentari di gennaio.In realtà si tratta dell'aggregazione di al Hashimi ad un fronte già esistente e che comprende, il movimento di 'Al Wifaqh' (Intesa) che fa capo all'ex premier, il sciita Ayyad Allawi; il "Fronte del Dialogo" guidato dal sunnita, Tareq al Mutlaq e di una formazione guidata dal vice premier iracheno, Rafi al Eissawi e altre forze minori, tra i quali uno che fa riferimento a Adnan al Pachachi, ministro degli esteri negli anni '70. Allawi come al Mutlaq e lo stesso Pachachi, hanno in comune, un passato di vicinanza all'ex regime iracheno.Ma è tutto lo schieramento che ha un'orientamento nazionalista. Oggi il quotidiano panarabo al Sharq al Awsat riporta le dichiarazioni di Shaker Katib, portavoce di 'Rinnovamento' il movimento di al Hashimi che ieri parlando del nuova alleanza politica ha affermato che "si tratta della lista elettorale migliore per il futuro dell'Iraq, in quanto i suoi leader sono tutti gente che: crede nell'unità del suolo iracheno, respinge il confessionalsimo e ha fede nell'arabismo della patria irachena"".Dal canto suo, l'ex premier e leader del Movimento per la riconciliazione nazionale, Ayad Allawi, citato oggi dal quotidiano panarabo al Hayat, ha sottolineato la necessità di indire due conferenze plenarie subito dopo le elezioni parlamentari di gennaio. La prima riguarda "le vicende interne irachene cui devono prendere parte tutti i dirigenti del paese; la seconda, una conferenza regionale per gettare le basi per un nuovo rapporto con i paesi vicini". Accennando alle polemiche con la Siria sul suo coinvolgimento negli attentati dinamitardi avvenuti nei mesi scorsi a Baghdad, Allawi ha detto che "si tratta di un'accusa senza fondamento" e che "le controversie con alcuni paesi vicini sono semplicemente artificiose e non si possono risolvere con una semplice telefonata", ha tagliato corto l'ex premier.

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