Filippine/ Strage di politici e giornalisti: 57 i morti

Filippine/ Strage di politici e giornalisti: 57 i morti Mandante della strage sarebbe un alleato di Arroyo

Manila, 25 nov. (Ap-Apcom) - E' salito a 57 morti il bilancio della strage nel sud delle Filippine, compiuta probabilmente nell'ambito di un regolamento di conti tra clan rivali per il controllo della regione in vista delle elezioni del maggio prossimo. Tra le vittime, che erano state sequestrate lunedì nella provincia di Maguindanao, figurano anche numerosi politici e giornalisti.Il sospetto numero uno del massacro è secondo la polizia un alleato politico della presidente filippina Gloria Macapagal Arroyo. Si tratterebbe del sindaco di Datu Unsay, Andal Ampatuan jr, membro del partito al potere di Arroyo. E' il figlio di un politico regionale estremamente potente che ha sostenuto la presidente nelle ultime elezioni.La presidente Gloria Arroyo ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta questa regione dell'isola. Tutti i cadaveri presentano evidenti segni di colpi d'arma da fuoco.Fra le vittime figurano diversi membri della famiglia di Ismael Mangudadatu, candidato al posto di governatore della provincia e 18 giornalisti che accompagnavano i suoi sostenitori a depositare la candidatura. Mangudadatu aveva ricevuto delle minacce e per questo aveva mandato al suo posto la famiglia e i suoi militanti per presentare la candidatura.Fu proprio il clan di Ampatuan, il rivale di Mangudadatu, a permettere nel 2004 alla presidente Arroyo di vincere le presidenziali.

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