Mediaset/ oggi riprende il processo diritti tv, probabile rinvio

Mediaset/ oggi riprende il processo diritti tv, probabile rinvio Pm: Convegno Fao non è impedimento assoluto premier Berlusconi

Milano, 16 nov. (Apcom) - "Il convegno della Fao sulla sicurezza alimentare non è un impedimento assoluto. L'iniziativa dura tre giorni, dal 16 al 18 novembre, e l'imputato potrebbe essere in aula la mattina e poi andare a Roma". E' questa la posizione della procura della Repubblica di Milano sulla richiesta di rinvio dell'udienza del processo sui presunti fondi neri relativi ai diritti tv presentata da tempo dalla difesa di Silvio Berlusconi che risponde di frode fiscale.Il processo riprende oggi dopo che era stato sospeso il 28 settembre dell'anno scorso per tutti gli imputati a causa dell'entrata in vigore del lodo Alfano poi invalidato dalla Corte Costituzionale. La posizione della procura sarà illustrata in aula dal pm Fabio De Pasquale quano il giudice Edoardo D'Avossa, nel frattempo trasferito a La Spezia come presidente del tribunale ma applicato a Milano solo per il caso Mediaset, darà la parola agli avvocati delle parti affinchè si esprimano sulle richieste di rinvio. Insieme a quella della difesa di Berlusconi, infatti, c'è l'istanza presentata da Roberto Pisano, legale di Frank Agrama, l'uomo d'affari di origine egiziana di cui il fondatore della Fininvest sarebbe stato il socio occulto nella creazione di somme extrabilancio nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici.L'avvocato Pisano per la giornata di oggi ha un impegno fissato da tempo a Parma in uno dei tronconi processuali relativi al crac Parmalat. Dunque, appare molto probabile che quella di oggi davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale sia una falsa ripartenza del processo. Era in programma la fissazione di un calendario delle udienze, come del resto indicato anche dalla sentenza della Corte Costituzionale che aveva bocciato il lodo Alfano. La Consulta infatti aveva spiegato la necessità di programmare le tappe processuali tenendo conto degli impegni istituzionali del premier al fine di contemperare sia le esigenze dell'amministrazione della giustizia, sia quelle di chi ricopre importanti incarichi pubblici.Il processo dovrebbe essere rinviato di una settimana al prossimo 23 novembre, dal momento che l'intenzione del collegio è quella di celebrare udienza tutti i lunedì. Stamattina dunque non ci sarà nemmeno la possibilità di riunire la posizione del presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, imputato di frode fiscale in uno stralcio dell'inchiesta sui fondi neri. Il 12 novembre scorso i giudici della seconda sezione avevano mandato il fascicolo relativo a Confalonieri al presidente del Tribunale affinchè investisse della questione il collegio presieduto da Edoardo D'Avossa. Il calendario del processo dovrebbe essere preparato il 23 novembre sempre che il premier non invochi un altro legittimo impedimento, come ha già fatto per il 27 novembre quando è in programma il ritorno in aula della vicenda Mills, dove Berlusconi risponde di corruzione in atti giudiziari. In entrambe le istanze la difesa aveva precisato che il premier è intenzionato "a partecipare direttamente a ogni udienza", impegni istituzionali permettendo. Va ricordato che tuttora l'imputato Berlusconi è contumace perchè mai in passato si era presentato in aula nei due processi e che i legittimi impedimenti di un capo di governo sono difficilmente verificabili.

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