F1/ Crashgate, Briatore ricorre in appello e chiede indennizzo

F1/ Crashgate, Briatore ricorre in appello e chiede indennizzo Radiato a vita l'ex boss Renault si dice vittima di "vendetta"

Roma, 12 nov. (Apcom) - Flavio Briatore ha presentato ricorso in appello contro la sua radiazione dall'automobilismo chiedendo alla Federazione Internazionale dell'Automobile l'annullamento della sentenza ed un risarcimento minimo di un milione di euro. L'ex boss del team Renault di Formula 1, condannato per avere truccato il Gran Premio di Singapore del 2008 ordinando ad un suo pilota di causare un incidente, secondo quanto anticipa il quotidiano britannico 'The Guardian' baserà il suo ricorso su un'accusa: a detta di Briatore, infatti, il Consiglio Mondiale della Fia, allora presieduto dall'ex presidente della federazione Max Mosley, era "chiaramente accecato da un eccessivo desiderio di vendetta personale". Secondo il Guardian, che sostiene di avere avuto accesso alla documentazione del ricorso, Briatore domanderà il completo annullamento della sentenza di condanna. Il ricorso sarà esaminato il prossimo 24 novembre in un tribunale di Parigi.Briatore fu condannato insieme all'ex capo degli ingegneri della Renault, Pat Symonds, per avere ordinato al pilota brasiliano Nelsinho Piquet, durante il Gran Premio di Singapore del 2008, di inscenare un incidente per favorire la gara dell'altra Renault dello spagnolo Fernando Alonso, che nel 2010 guiderà per la Ferrari. Alonso, il cui nome in passato figurò anche nello scandalo dello spionaggio industriale della McLaren ai danni del team del Cavallino, vinse quel Grand Prix asiatico. Lo scandalo del Gran Premio di Singapore 2008 è generalmente considerato la vicenda più grave nella storia della Formula 1, sport già alle prese con una grave crisi di credibilità. Dopo la condanna di Briatore la Fia ha eletto presidente Jean Todt, ex capo della scuderia Ferrari, mettendo fine alla lunga gestione di Mosley.

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