Lazio/ Processo il 25 gennaio per stupratore seriale Bianchini

Lazio/ Processo il 25 gennaio per stupratore seriale Bianchini Difensore: invenzioni le accuse di romeno su violenza Caffarella

Roma, 10 nov. (Apcom) - Il 25 gennaio nell'aula della VII sezione collegiale del tribunale di Roma comincerà il processo a Luca Bianchini, l'ex presidente di un circolo del Pd in carcere per tre violenze sessuali avvenute tra l'aprile e il luglio scorsi. I difensori, dopo la richiesta di giudizio immediato della Procura non si sono opposti. L'avvocato Bruno Andreozzi ha spiegato: "Abbiamo deciso di non fare l'abbreviato perché riteniamo di poter discutere il merito della causa anche con l'ausilio di testimoni e di opportune documentazioni".Ad incastrare Bianchini è stato l'esame del dna sui vestiti delle ragazze oggetto degli abusi. Il confronto tra la mappa genetica del ragioniere, in cella dal 10 luglio scorso, i reperti, le tracce rinvenute sui luoghi dove si sono svolte le aggressioni, ha dato la prova certa agli investigatori. Nell'atto firmato dai pubblici ministeri Maria Cordova e Antonella Nespola, si fa riferimento anche al risultato venuto dall'esame dello scotch che è stato utilizzato per imbavagliare una delle vittime della violenza, e che ha detto come una parte di impronta digitale sia proprio di Bianchini.Bianchini, nel settembre '97, fu assolto in ragione di una temporanea infermità mentale, dall'accusa di aver aggredito una sua vicina di casa. I fatti di cui deve rispondere adesso, invece, fanno riferimento alla violenza avvenuta il 5 aprile scorso all'Ardeatina, il 2 giugno a Bufalotta, dove fu violentata una giovane giornalista ed il 2 luglio a Tor Carbone, quando venne assalita, sempre in un garage, una studentessa. Elementi indiziari a carico di Bianchini sono anche gli oggetti e la collezione di libri e dvd trovati in casa sua. Titoli porno come "Stupri gallery" e "Realmente stuprata"; bamboline voodoo, una pistola giocattolo, guide esoteriche, ma anche manuali di criminologia.I pm Cordova e Nespola, sempre a carico di Bianchini, hanno avviato una inchiesta stralcio, rispetto ad altre violenze che l'insospettabile impiegato avrebbe compiuto. Per ora gli esami clinici hanno dato risultato certo rispetto ad un episodio. Ma potrebbe aggiungersene un altro. Non fa sicuramente parte delle accuse mosse a carico di Bianchini, lo stupro della Caffarella. Uno dei romeni condannati, Oltean Gavrila, in sede di udienza preliminare disse di esser stato obbligato proprio da Bianchini.L'avvocato Andreozzi sul punto sottolinea: "Mi risulta che nei giorni scorsi Gavrila, interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica, ha ritrattato nella maniera più completa l'accusa nei confronti del Bianchini, riconoscendo che il coinvolgimento era una sua totale invenzione. Ferme restando le iniziative che potranno comunque essere prese in sede giudiziaria - ha detto il penalista - invito i quotidiani, nonchè i telegiornali che a suo tempo diedero la notizia, di informare il pubblico dell'avvenuta smentita da parte dell'interessato".

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