Rai/"Reintrodurre immunità",è bufera sull'editoriale di Minzolini

Rai/"Reintrodurre immunità",è bufera sull'editoriale di Minzolini Direttore Tg1: "Vulnus da sanare". Insorge il Pd: 'Fazioso'

Roma, 10 nov. (Apcom) - L'abolizione dell'immunità parlamentare è stata "un vulnus" alla Costituzione, e "c'è da auspicare che sia sanato". E' l'opinione del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, che ha dedicato all'argomento un editoriale nell'edizione delle 20. Immediata la reazione del Pd, che accusa il direttore di "piegare il servizio pubblico ai desiderata di Silvio Berlusconi".Per Minzolini la riforma costituzionale del '93 che abolì l'immunità per i parlamentari fu "un atto di sottomissione" della politica alla magistratura, confermata dall'elezione di numerosi magistrati in Parlamento, con la conseguenza che "il Parlamento non è riuscito a mettere in cantiere una riforma della giustizia". Il direttore del Tg1 cita i "padri costituente", i "vari De Gasperi e Togliatti" che inserirono l'istituto dell'immunità parlamentare "non perchè erano dei malandrini, ma perchè ritenevano quella norma necessaria per evitare che il potere giudiziario arrivasse a condizionare il potere politico".Insomma, a giudizio del direttore del Tg1, "l'immunità parlamentare era uno dei fattori di garanzia per assicurare nella nostra Costituzione un equilibrio dei poteri" e la sua abolizione "ha provocato un vulnus nella Costituzione, si è rotto l'equilibrio tra i poteri e non se ne è creato un altro. Ora c'è da auspicare che quel vulnus sia sanato".Durissimo il commento della presidente del Pd Rosy Bindi: "Anche questa sera il direttore del Tg1 con un suo editoriale ha dettato agli italiani la linea sulla giustizia. Siamo esterrefatti". Il direttore del Tg1, attacca Bindi, "deve smettere di spiegare agli italiani che il presidente del Consiglio ha ragione: non è questo il ruolo dei giornalisti del servizio pubblico, men che meno di un direttore di testata".Ma in difesa di Minzolini arrivano i deputati del Pdl che accusano "la sinistra" di voler essere "l'unica interprete dell'informazione pubblica e privata. Vuole essere lei a dettare regole, temi e comportamenti", dice Giovanni Mottola. Gli fa eco Giorgio Lainati, vicepresidente Pdl della Commissione di Vigilanza Rai: "Mentre le questioni della giustizia compaiono quotidianamente a titoli cubitali sulle prime pagine di tutti i più importanti giornali italiani, questi sinceri democratici della sinistra vogliono negare al direttore del tg1 di esprimersi su queste questioni. A loro piacciono solo i direttori a sovranità limitata".Reanov 09

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