Violenza donne: Strasburgo boccia Italia

(ANSA) - STRASBURGO, 2 MAR - La Corte europea dei diritti umaniha condannato l'Italia per non aver agito con sufficienterapidità per proteggere una donna e suo figlio dagli atti diviolenza domestica perpetrati dal marito che hanno poi portatoall'assassinio del ragazzo e al tentato omicidio della moglie. La Corte ha condannato l'Italia per la violazionedell'articolo 2 (diritto alla vita), 3 (divieto di trattamentiinumani e degradanti) e 14 (divieto di discriminazione) dellaconvenzione europea dei diritti umani. Si tratta della primacondanna dell'Italia da parte della Corte per un reato relativoal fenomeno della violenza domestica. Il caso si riferisce aquanto avvenuto a Remanzacco, in provincia di Udine, il 26novembre del 2013 quando il marito, ora in prigione, diElisaveta Talpis uccise il figlio 19enne e tentò di uccidereanche la madre. La furia omicida si scatenò dopo che la signoraaveva denunciato il marito e ripetute richieste di interventorivolte alle autorità anche da parte dei vicini.

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