Spesa sociale prima voce per Ue, Italia al top per anziani

Più bassa rispetto alla media Ue (che è 4,7%) è la spesa italiana per l'istruzione (3,9%), mentre i Paesi che spendono di più per questo settore sono Danimarca (6,9%), Svezia (6,6%), Belgio (6,4%) e Finlandia (6,1%).

BRUXELLES - La spesa per la 'protezione sociale' resta la fetta più consistente delle uscite statali dei Paesi Ue (19,1% del pil), seguita dalla spesa sanitaria (7,1%), servizi di interesse pubblico (6%), istruzione (4,9%) ed economia (4%). E' quanto emerge dai dati di Eurostat sulla composizione della spesa pubblica nel 2016.

 

L'Italia si conferma tra i Paesi che spendono di più per l'assistenza agli anziani (13,5%), come la Francia (13,5%) e in testa la Grecia (16%), contro una media europea di 10,2%. Più bassa rispetto alla media Ue (che è 4,7%) è la spesa italiana per l'istruzione (3,9%), mentre i Paesi che spendono di più per questo settore sono Danimarca (6,9%), Svezia (6,6%), Belgio (6,4%) e Finlandia (6,1%).

 

In generale in Europa molto meno peso hanno i settori 'ordine pubblico e sicurezza' (1,3%), 'difesa' (1,3%), 'cultura e religione' (1%), 'protezione ambientale' (0,7%) e 'case popolari e servizi per la comunità' (0,6%). L'Italia è leggermente sotto la media per la spesa per cultura e religione (0,8%), ma spende di più per la protezione ambientale (0,9%).

 

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