Polonia: Consiglio d'Europa, violati standard anti corruzione

STRASBURGO - La Polonia sta violando gli standard anti corruzione fissati dal Consiglio d'Europa per la magistratura a causa degli emendamenti introdotti lo scorso anno alle leggi che ne regolano il funzionamento. Lo afferma Greco, l'organo anti corruzione del Consiglio d'Europa, che avendo avviato per la prima volta una procedura speciale "sulla base di informazioni di serie violazioni dei suoi standard" ha redatto un rapporto preliminare su alcuni aspetti del funzionamento del sistema giudiziario polacco.

 

Nel documento di 16 pagine Greco critica le nuove leggi sul Consiglio nazionale della magistratura, la Corte Suprema, e i tribunali ordinari perché allargano il controllo dell'esecutivo e del legislativo sul sistema giudiziario, e di conseguenza compromettono l'indipendenza dei giudici. Greco fa quindi 5 raccomandazioni che la Polonia deve seguire per tornare a rispettare gli standard. Due riguardano l'elezione dei membri del Consiglio nazionale della magistratura e la nomina dei presidenti della Corte Suprema, su cui ora legislativo ed esecutivo hanno troppa influenza. Ma questi sono solo i primi passi che la Polonia sarà chiamata a fare perché Greco afferma che "date le critiche espresse nel rapporto preliminare, e tutte quelle già sollevate da altri organi del Consiglio d'Europa e dall'Unione europea, e il fatto che le riforme introdotte hanno influito cosi pesantemente sui principi basilari del sistema giudiziario" condurrà una valutazione completa delle misure anti corruzione dei giudici.

 

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