Mogherini, se Ue supera frammentazioni è superpotenza Difesa

"Se prendiamo i bilanci per la difesa di tutti i paesi dellʼUe, uniti siamo la seconda potenza di difesa al mondo. Insieme spendiamo più o meno il 50% di ciò che spendono gli Usa", ha evidenziato l'Alto rappresentante Mogherini. 

BRUXELLES - "Se prendiamo i bilanci per la difesa di tutti i paesi dellʼUe, uniti siamo la seconda potenza di difesa al mondo. Insieme spendiamo più o meno il 50% di ciò che spendono gli Usa. Ma in termini di risultato, produciamo solo il 15 per cento di quello che producono gli americani. Ed è questo èil gap che dobbiamo colmare". Così l'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini in occasione della presentazione del Rapporto 2018 di ItaliaDecide sulle tecnologie duali, civile e militare, alla Camera dei deputati.

 

"Se investiamo ognuno per conto proprio, non sfruttiamo le economie di scala". Ma "se superiamo la nostra frammentazione e se investiamo nellʼessere Unione, siamo una superpotenza", ha evidenziato Mogherini spiegando come l'Ue della difesa, progetto per cui si sta impegnando in prima persona, sta diventando "un attore fondamentale della sicurezza a livello globale". In questo quadro l'Italia, che "riconosce nella difesa europea una grande opportunità, e quindi una priorità", "può essere uno dei paesi motore di questo nuovo progetto europeo". "LʼEuropa della difesa nasce in questi mesi, e nasce sullʼonda dei sessantʼanni dei Trattati di Roma. Nasce come reazione dei Ventisette Paesi che resteranno nellʼUnione, per rilanciare il progetto di integrazione europea. Nasce come opportunità da cogliere, per tutti noi", avverte la leader della diplomazia europea.

 

"Unʼopportunità per investire insieme - sottolinea - per innovare, per creare occupazione, per dotare i nostri militari delle tecnologie più allʼavanguardia. Per costruire insieme la sicurezza del nostro continente. Con strumenti militari e con strumenti civili perché il tratto distintivo di noi europei è e resta quello di dosare in maniera intelligente hard e soft power. Perché sappiamo benissimo che non esiste crisi o minaccia al mondo che possa essere affrontata unicamente con strumenti militari". "Ma dobbiamo fare attenzione - conclude - lʼEuropa unita non può essere solo quella della difesa. Lʼintegrazione europea deve ripartire anche in altri settori fondamentali per la vita degli europei: lʼeconomia, la moneta, gli investimenti, la solidarietà, le politiche sociali, e le opportunità per i giovani".

 

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