Mattarella, Italia e Irlanda uniti, il futuro è nella Ue

DUBLINO - Bisogna riconquistare il cuore dei cittadini, avere "una visione comune" del futuro dell'Europa e "consolidare la legittimità democratica delle istituzioni europee". Sergio Mattarella lascia l'Irlanda confortato: il virgulto dell'europeismo quassù, a pochi chilometri dall'unico confine terrestre dell'Unione con la Gran Bretagna, non è appassito.

 

Dopo due giorni passati a Dublino il presidente della Repubblica rientra a Roma convinto che ci siano ampi spazi per riprendere il cammino dell'integrazione europea nonostante i preoccupanti segnali di distacco che si registrano nel Continente. E che si stanno manifestando anche in Italia alla vigilia di un voto guardato con grande attenzione dagli analisti. Mattarella è entrato in una rigido stato di "silenzio elettorale" e non ha la minima intenzione di fornire suo malgrado spunti per polemiche da campagna elettorale. E ha limitato al massimo le sue uscite ed esternazioni. Ma continua a rappresentare l'Italia all'estero e a fornire ai suoi interlocutori quella garanzia di continuità delle linee fondamentali di politica estera che tanto serve ad un Paese tristemente noto per le sue turbolenze politiche. E l'Europa è uno dei punti fermi della politica estera italiana, conferma Mattarella anche in Irlanda. Paese oggi in forte ripresa economica ma preoccupato dal negoziato sulla Brexit e dalle ricadute che potrebbe avere nei rapporti con l'Irlanda del nord.

 

In attesa della formazione di un governo in Germania, il presidente irlandese Higgins ha confermato a Mattarella quanto i Paesi piccoli dell'Unione guardino con interesse oltre l'asse franco-tedesco, dedicando un'attenzione particolare all'Italia. Dopo aver visitato il famosissimo "Trinity college" ("un tempio della cultura", l'ha definito), il presidente Mattarella ha confermato gli ottimi rapporti tra Roma e Dublino: "le istituzioni di Italia e Irlanda lavorano in grande collaborazione, in piena sintonia in ogni aspetto e, soprattutto, hanno una comune visione del destino dell'Unione Europea". Per Mattarella infatti bisogna "approfittare della finestra che si apre da oggi alle elezioni europee del 2019 per rafforzare l'integrazione europea e rendere l'Europa più vicina ai bisogni dei cittadini". E l'attesa per la formazione del Governo tedesco e poi di quello italiano non influirà su questo percorso.

 

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