Leonardo apripista cooperazione industriale difesa Ue

Sarà infatti Leonardo a coordinare un consorzio che raccoglie 42 realtà da 15 Paesi Ue, con l'obiettivo di realizzare già nel 2019-2020 due dimostrazioni pratiche di sorveglianza marittima.

BRUXELLES - Una 'prima' europea assoluta con Leonardo capofila che spalanca all'Italia le porte della cooperazione industriale per la neonata difesa Ue. E' la firma, avvenuta oggi a Bruxelles, dell'accordo di finanziamento da oltre 35 milioni per Ocean2020, il progetto apripista più importante del Fondo europeo per la difesa e alla cui guida vi è il gruppo guidato dall'ad Alessandro Profumo. Sarà infatti Leonardo a coordinare un consorzio che raccoglie 42 realtà da 15 Paesi Ue, con l'obiettivo di realizzare già nel 2019-2020 due dimostrazioni pratiche di sorveglianza marittima integrando l'uso di diversi tipi di droni alla raccolta delle informazioni.

 

"Leonardo è leader di questo progetto" che "consentirà di promuovere la ricerca tecnologica in un settore di forte interesse, come la sicurezza marittima, di grande attualità per l'Europa e per l'area del Mediterraneo in particolare", ha dichiarato Profumo in occasione dell'avvio ufficiale di Ocean2020 alla presenza della commissaria Ue all'industria Elzbieta Bienkowska. "E' un test assolutamente genuino per tutti noi", ha affermato quest'ultima, spiegando che Ocean2020 costituisce "un modello di cooperazione Ue che intendiamo incoraggiare" nei prossimi bandi del Fondo europeo per la difesa. "Questo dimostra che quando c'è la volontà politica si ottengono risultati", ha sottolineato Bienkowska. L'Europa della difesa ha infatti visto ufficialmente la luce appena lo scorso dicembre al vertice Ue, attorno al progetto di 'Cooperazione permanente rafforzata' (Pesco) a cui hanno aderito 25 stati membri su 28. Fuori solo Malta, Danimarca e Gran Bretagna, motivo per cui Profumo ha sottolineato l'importanza di mantenere Londra nel sistema di difesa europea dopo la Brexit.

 

Obiettivo principale è aumentare l'efficienza dello strumento militare europeo, facendo economie di scala, stimolando investimenti e ricerca, armonizzando armamenti. Braccio esecutivo è il Fondo europeo per la difesa che, dopo il 2020, potrebbe mobilitare fino a 5,5 miliardi di euro l'anno per la realizzazione di progetti come Ocean2020, che rientra nei 17 pre-selezionati da Bruxelles di cui ben 4 sono a guida italiana. Leonardo è stata selezionata anche per il progetto Gossra, sull'equipaggiamento del soldato del futuro. "Questi progetti", ha sottolineato l'ad di Leonardo, "sono la palestra per allocare poi i fondi per la ricerca e lo sviluppo di capacità comuni che partiranno con 500 milioni di euro e passeranno a un miliardo", ovvero "risorse molto importanti" che "da una parte andranno a sommarsi agli investimenti nazionali e dell'industria europea" e dall'altra "ottimizzeranno le risorse di noi cittadini".

 

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