Green Deal: Ue, non compenseremo i costi delle industrie inquinanti

BRUXELLES - Con il nuovo Fondo europeo per la transizione giusta "le industrie inquinanti non saranno esentate dalle loro responsabilità. Non compenseremo i costi delle imprese che hanno inquinato", ma vogliamo "aiutare le aziende che intendono trasformarsi verso nuove tecnologie". Così la commissaria Ue alla coesione, Elisa Ferreira, in audizione in commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo. "I gestori di siti come le miniere dovranno rispondere in base alla normativa vigente per i danni arrecati dall'attività mineraria fin dall'inizio, per questo servono fondi interni alle imprese", ha precisato la commissaria.

"La nostra idea è invece di coprire con il nuovo fondo" da 7,5 miliardi, che si prevede attrarranno investimenti fino a 100 miliardi, "la transizione di chi usa tecnologie non più al passo con i tempi verso nuovi sistemi" in linea con il green deal. Ferrerira ha anche chiarito che i piani di transizione territoriale che saranno chiamate a stilare le autorità locali beneficiarie del nuovo strumento "dovranno essere parte dei piani nazionali" per abbattere le emissioni di CO2 e favorire il passaggio verso un'economia verde.

"Abbiamo i margini di manovra per ad aprire la revisione delle regole sugli aiuti di stato" per adattarli agli obiettivi del Green deal, tuttavia "dobbiamo evitare di usare i bisogni della transizione equa per spalancare in modo incontrollato la normativa" esistente, ha inoltre sottolineato la commissaria. Ferreira ha chiarito che la revisione della normativa andrà fatta in stretta collaborazione con la vicepresidente responsabile per la concorrenza, Margrethe Vestager, "per assicurare che per risolvere un piccolo problema non se ne crei uno più grande".

La bozza di regolamento del nuovo Fondo per la transizione equa da 7,5 miliardi prevede che possa essere finanziata la transizione anche di grandi industrie, non solo di pmi - ha ricordato la commissaria - ma "non dimentichiamo che non possiamo avere Paesi che possono permettersi di farlo ignorando gli squilibri che questo può portare in regioni più povere".

Ferreira ha anche parlato di un coinvolgimento del commissario all'economia, Paolo Gentiloni, per riflettere sull'uso delle 'golden rule' sugli investimenti: "dobbiamo capire cosa l'Europa considera un investimento strategico da fare ora", perché "stiamo chiedendo un maggiore uso dei fondi per la transizione ma alcuni Stati sono limitati nel dare un contributo nazionale al Green deal a causa del Patto di stabilità".

 

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