Fonti, Italia e 5 Stati Ue frenano sulle nuove norme per l'IA

BRUXELLES - Frenata degli Stati membri dell'Ue sull'IA Act, la prima legge al mondo sull'intelligenza artificiale. Nel corso di una riunione dei rappresentanti permanenti dei 27 (Coreper), la presidenza di turno spagnola e la Commissione europea hanno illustrato l'accordo politico raggiunto la scorsa settimana con il Parlamento europeo sulla legge europea in materia di IA presentandolo come un compromesso in linea con il mandato del Consiglio.

Le delegazioni di Italia, Francia, Germania, Polonia, Ungheria e Finlandia, a quanto si apprende, hanno espresso tuttavia l'esigenza di "visionare il testo prima di dire se e quanto lavoro c'è ancora da fare per considerarlo chiuso". Tra i punti delicati dell'intesa figurano le deroghe nell'applicazione del regolamento ai sistemi utilizzati esclusivamente per scopi militari o di difesa; i sistemi e i modelli di IA generale; i divieti e le eccezioni previste per le forze dell'ordine; il sistema di governance che attribuisce alla Commissione europea un ruolo preponderante nell'attuazione delle norme, specie quelle relative ai modelli ad alto impatto con rischio sistemico.

Il dossier, che dovrà incassare il via libera definitivo anche del Parlamento europeo, verrà discusso nuovamente in Coreper a gennaio.

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