Fondi Ue: rete città, Fse snello per più risultati su sociale

BRUXELLES - Il Fondo sociale europeo (Fse) ha portato "risultati tangibili nelle città" in settori come il lavoro e la formazione, ma per renderlo più efficace bisogna semplificare le sue regole, coinvolgendo anche i centri urbani europei. Sono i punti principali del report elaborato da Eurocities, la rete che raccoglie a vario titolo quasi 200 città europee di 39 Paesi. Per completare il suo documento, Eurocities ha esaminato la situazione e i risultati raggiunti in 32 città, fra cui Bologna, Milano e Roma.

 

"Nonostante le misure di semplificazione a livello Ue, la gestione del Fse resta molto intricata e gravosa", si legge nel documento, che poi fa 7 proposte per migliorare il Fse dopo il 2020. "Supportare le città colpite da profonde sfide sociali", come il cambiamento demografico e l'aumento del numero di rifugiati; "coinvolgere le città nel definire le priorità del Fse"; "rendere i programmi più flessibili nell'adattarsi alle nuove sfide"; e "rendere il Fse catalizzatore dell'innovazione sociale a livello locale" sono alcuni dei punti suggeriti. Di Eurocities fanno parte a vario titolo Arezzo, Bologna, Cesena, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Pesaro, Pisa, Roma, Torino, Venezia, Verona. 

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