Facebook: Tajani, rischi per democrazia, Zuckerberg spieghi

"Dobbiamo essere in grado di evitare che alle elezioni Europee del 2019, qualcuno possa immaginare di sfasciare l'Europa con mezzi illegali", ha detto in un'intervista a La Stampa il presidente del Parlamento europeo.

ROMA - "Gli chiediamo di spiegare i rapporti con Cambridge Analytica e di chiarire davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei come vengano utilizzati i dati personali da loro gestiti. Apprezzeremo molto se Zuckerberg accetterà l'invito, nella speranza che possa chiarire un aspetto essenziale: che quei dati non sono stati usati per manipolare la democrazia". Così - in un'intervista a La Stampa - il presidente Antonio Tajani che ieri ha invitato Mark Zuckerberg al Parlamento europeo dopo lo scandalo sui dati di milioni di utenti utilizzati da Cambridge Analytica a fini politici.

 

"Facebook, Twitter e gli altri 'giganti' sono strumenti di libertà nei paesi democratici e lo sono anche nei paesi autoritari, dove infatti noi li difendiamo e ci battiamo per la loro diffusione. Ma - osserva - senza regole e con un uso distorto, si mette a rischio la libertà di espressione di tutti".

 

Lei pensa che anche le recenti elezioni italiane siano state in qualche modo influenzate dalle interferenze di Cambridge Analytica? "Così dicono - risponde -, ci sono molti sospetti, io non ho le prove. Ma una cosa è certa: dobbiamo essere in grado di evitare che alle elezioni Europee del 2019, qualcuno possa immaginare di sfasciare l'Europa con mezzi illegali e ovviamente dobbiamo impedirlo anche a chi avesse un progetto politico opposto. Pare che Facebook fosse stato a conoscenza di pratiche non corrette da parte di Cambridge Analytica dal 2016 e per questo ci siamo decisi a investire della questione i vertici di Facebook. Nel rispetto dei diritti fondamentali della libertà di espressione".

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA