Europee: Ue, più impegno da piattaforme web contro fake news

BRUXELLES - "Le campagne elettorali in vista delle europee inizieranno a marzo", pertanto "incoraggiamo le piattaforme online ad accelerare i loro sforzi, poiché siamo preoccupati per la situazione. Invitiamo dunque Facebook, Google e Twitter a fare di più in tutti gli Stati membri per contribuire a garantire l'integrità delle elezioni a maggio 2019". Lo afferma la Commissione Ue pubblicando oggi i rapporti delle tre piattaforme sui progressi compiuti da gennaio 2019 sui loro impegni a combattere la disinformazione. Queste tre piattaforme online sono firmatarie del Codice di condotta contro la disinformazione e sono state invitate a riferire mensilmente sulle loro azioni prima delle elezioni del Parlamento europeo nel maggio 2019. 

La Commissione Ue precisa che Facebook non ha riportato i risultati delle attività intraprese a gennaio per quanto riguarda l'esame accurato dei posizionamenti degli annunci pubblicitari. In precedenza aveva annunciato che un archivio paneuropeo per la pubblicità politica sarà disponibile a marzo 2019. Il rapporto fornisce un aggiornamento sui casi di interferenza da parte di paesi terzi negli Stati membri dell'Ue, ma non riporta il numero di account falsi rimossi per attività nocive rivolte specificamente all'Unione europea. Per quanto riguarda Google, la Commissione precisa che ha fornito dati sulle azioni intraprese nel mese di gennaio per migliorare il controllo dei posizionamenti di annunci nell'Ue, suddivisi per Stato membro. Tuttavia, i parametri forniti non sono abbastanza specifici e non chiariscono in che misura siano state intraprese azioni per affrontare la disinformazione o per altri motivi (ad esempio pubblicità ingannevole). Per quanto riguarda Twitter secondo la Commissione non ha fornito alcun parametro sui propri impegni per migliorare il controllo dei posizionamenti degli annunci. Sulla trasparenza degli annunci politici, contrariamente a quanto annunciato nel rapporto di attuazione di gennaio, Twitter ha rinviato la decisione fino al rapporto di febbraio.

 

 

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