Eternit:gup, Schmidheiny agì per lucro

(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Due omicidi colposi provocati per"negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle normesull'igiene del lavoro" dettate da "mero fine di lucro". E'l'accusa, così come risulta dal decreto del gup FedericaBompieri, di cui dovrà rispondere in tribunale l'imprenditoresvizzero Stephan Schmidheiny nell'unico troncone del processoEternit rimasto a Torino. La prima vicenda e' quella di GiulioTestore, addetto al reparto mescole nello stabilimento diCavagnolo, morto di asbestosi nel 2008 a 82 anni, espostoall'amianto (secondo le stime della procura) dal 1955 al 1982.La seconda riguarda Rita Rondano, deceduta per un mesoteliomapleurico nel 2012 a 72 anni. Secondo l'accusa e' un caso diesposizione ambientale, dovuto alla dispersione delle polverinell'abitato di Cavagnolo, dove la donna risiedeva, a partiredal 1966.

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