Ecco la nuova riforma Ue della politica agricola comune

Taglio agli aiuti diretti con un tetto a 100mila euro, più poteri e responsabilità agli Stati e il 40% del bilancio dedicato all'azione climatica. Sono questi alcune delle novità principali della bozza di riforma della politica agricola comune 2021-2027. 

BRUXELLES - Taglio agli aiuti diretti con un tetto a 100mila euro, più poteri e responsabilità agli Stati e il 40% del bilancio dedicato all'azione climatica. Sono questi alcune delle novità principali della bozza di riforma della politica agricola comune 2021-2027, presentata stamattina dalla Commissione europea.

 



Per redistribuire il sostegno della Pac in favore delle piccole aziende, il commissario Ue all'agricoltura Phil Hogan propone di mettere un tetto agli aiuti a 100mila euro, con riduzioni progressive a partire già da 60mila euro, e con l'obbligo per i Paesi a usare le risorse risparmiate per indirizzarle alle aziende di taglia più piccola.

 

 

Almeno il 2% della dotazione nazionale degli aiuti diretti, inoltre, dovrà essere destinata ai giovani agricoltori e almeno il 30% dei fondi per lo sviluppo rurale dovrà andare ad azioni per il clima per un risultato atteso del 40% delle risorse Pac. Nel progetto di Bruxelles tutto questo dovrà essere messo in pratica attraverso piani strategici nazionali sull'applicazione della Pac costruiti dagli Stati sulla base di nove obiettivi economici, sociali e ambientali comuni stabiliti a livello Ue.

 



Gli impegni dei Paesi dovranno essere quantificabili in modo che Bruxelles possa controllare se vengono raggiunti gli obiettivi prefissati. La Commissione sottolinea poi come nel nuovo bilancio Ue per il 2021-2027 saranno disponibili anche 10 miliardi per la ricerca e l'innovazione in agricoltura, circa il triplo della dotazione attuale.

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