Dazi: Ue, su acciaio ingiustificati, su auto inverosimili

"Crediamo che non ci siano giustificazioni per invocare l'articolo 232 per ragioni di sicurezza nazionale per acciaio e alluminio, invocarlo per le auto sarebbe ancora più inverosimile".

BRUXELLES - "Crediamo che non ci siano giustificazioni per invocare l'articolo 232 per ragioni di sicurezza nazionale per acciaio e alluminio, invocarlo per le auto sarebbe ancora più inverosimile". Così il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas sull'annuncio del presidente Usa Donald Trump di un'indagine sulle importazioni di auto e eventuali dazi del 25%. "E' molto difficile da capire", ha affermato poi il vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen, ricordando che dazi simili "sono contrari al Wto".

 

"Se gli Stati Uniti aumentassero in modo unilaterale le tariffe doganali sulle auto, sarebbe ovviamente contrario alle regole del Wto", ha affermato Katainen, sottolineando che "è molto difficile immaginare che" le importazioni di veicoli negli Usa "costituiscano una minaccia di qualche tipo alla sicurezza nazionale americana".

 

Intanto, ha riferito il portavoce della Commissione Ue, "le nostre discussioni con gli Usa sui dazi sono corso", con la scadenza del primo giugno che si avvicina sempre più. "Non ci aspettiamo" che la nuova minaccia di dazi sulle auto "complichi ulteriormente la soluzione" ai nodi commerciali aperti tra Ue e Usa, ha quindi assicurato Katainen. "Se gli Usa lasciano cadere i dazi su acciaio e alluminio, come ha detto il presidente Juncker", ha infine ricordato il portavoce della Commissione, "siamo pronti a impegnarci ulteriori discussioni su questioni commerciali di interesse comune tra cui aumentare l'accesso ad alcuni prodotti industriali incluse le auto e la liberalizzazione degli appalti pubblici".

 

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