Da Gucci memoria e poesia

(ANSA) - MILANO, 18 GEN - Come in una reazione chimica, lamemoria viene riattivata dalla poesia sulla passerella di Gucci,dove sfila una collezione che, restituendo possibilitàinespresse al passato, getta uno sguardo nuovo sul futuro. Per Alessandro Michele, che in un solo anno alla guidacreativa di Gucci ha imposto il suo segno, fare moda cominciacon l'aprire l'armadio dei ricordi, "scintille capaci dicostruire costellazioni ricche di futuro in cui il passato possaincontrarsi con il presente", citando Walter Benjamin. Nella collezione per il prossimo inverno ci sono le sueossessioni e i pezzi iconici del brand, i tessuti fatti con ivecchi telai obsoleti e i pantaloncini da basket, i cappelliniin stile peruviano con le orecchie infantili e i completipigiama in seta ricamata, il bestiario poetico e i colori, lelavorazioni all'uncinetto e i ricami, i broccati francesi e letappezzerie inglesi, tutto tenuto insieme in un gioco anarchicoall'incrocio tra divertimento e poesia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA