Centeno, incertezza fa male, le regole Ue si rispettano

"Il processo decisionale in tutte le democrazie dell'area euro segue regole specifiche, che permettono ai governi di seguire strade diverse. Ma abbiamo anche regole comuni e condivise pensate per proteggere l'euro"

ROMA - "L'Italia è una democrazia. Si è votato ed è nato un governo. Il processo decisionale in tutte le democrazie dell'area euro segue regole specifiche, che permettono ai governi di seguire strade diverse. Ma abbiamo anche regole comuni e condivise pensate per proteggere l'euro. 

 

L'Italia sa esattamente ciò che implicano queste regole e cosa significano". Lo dice - intervistato dal Corriere della Sera - Mário Centeno, ministro delle Finanze portoghese e presidente dell'Eurogruppo, che accoglie "con favore gli impegni del ministro Tria e di altri esponenti di governo", come "quello che ha detto il ministro Salvini la settimana scorsa. Dichiarazioni rassicuranti". 

 

"Un Paese dev'essere credibile, in molti sensi", osserva, parlando dell'esperienza del suo governo: "molti esprimevano preoccupazioni sulla nostra credibilità, sul nostro impegno a rispettare le regole" ma "pian piano, siamo riusciti a mostrare con i numeri, con gli impegni e mantenendo la nostra rotta che può esistere un cambiamento compatibile con le regole dell'area euro". "Sappiamo che tutte le economie funzionano molto meglio senza rischi e incertezze - sottolinea -. Per questo avanzare passo passo è un buon metodo. Va fatto capire ai cittadini, ai partner Europei e ai mercati che si sta seguendo un percorso chiaro". Ai colleghi italiani consiglia: "Non c'è una ricetta buona per tutti, ma un buon modo è presentare proposte credibili e mostrare che sono compatibili con il Patto di stabilità. Cioè con le dichiarazioni prodotte dallo stesso governo italiano".

 

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