Caso scontrini: in 4 anni 500 indagati

(ANSA) - ROMA, 9 OTT - In poco più di quattro anni, da quandonel 2012 è scoppiato lo scandalo che ha dato il via al filone'Rimborsopoli' con le ruberie di Franco Fiorito, il 'batmnan'capogruppo del Pdl alla Regione Lazio ai tempi di RenataPolverini, i pm di quasi tutta l'Italia hanno aperto iriflettori e passato al setaccio gli scontrini di oltre 500 trapresidenti e consiglieri regionali. L'obiettivo era quello di capire quale utilizzo venisse fattodel denaro pubblico che per legge deve servire a spese dirappresentanza istituzionale e promozione dell'attivitàpolitica. Nei fatti, le indagini hanno scoperchiato una realtàben diversa. Passati al setaccio - in base ai dati dellecronache - giustificativi di spesa per oltre 20 milioni di euro,utilizzati per l'acquisto di Suv, tinture per capelli, viaggi dilusso, cene pantagrueliche e quant'altro nel segno di una "castadi periferia" che, con rare eccezioni, ha messo in conto speseal contribuente fino all'ultima tazzina di caffè.

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