Bce alza stime crescita Eurozona a 2,4% per 2018

"I dati ci confermano la forte e diffusa spinta della crescita dell'Eurozona, attesa nel breve termine a tassi più forti del previsto", ha detto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi.

ROMA - La Banca centrale europea ha alzato le stime di crescita per l'Eurozona al 2,4% dal 2,3% per il 2018, mantenendo l'1,9% atteso per il 2019 e l'1,7% per il 2020. "I dati ci confermano la forte e diffusa spinta della crescita dell'Eurozona, attesa nel breve termine a tassi più forti del previsto", ha detto il presidente della Bce Mario Draghi. Ma un "protezionismo in aumento" e altri fattori globali, come l'andamento del cambio dell'euro, potrebbero rappresentare dei rischi per la crescita attesa per l'Eurozona. Per l'inflazione invece ha mantenuto la sua stima a 1,4% per il 2018, ha limato all'1,4% quella per il 2019 dall'1,5% stimato in precedenza e mantenuto stabile all'1,7% quella per il 2020.

 

"Un notevole stimolo monetario è ancora necessario per sostenere l'inflazione nel medio termine", ha detto Draghi. Il presidente ha poi sottolineato che la decisione del consiglio direttivo della Bce di eliminare la possibilità di aumentare gli acquisti mensili di bond condotti attraverso il quantitative easing "è stata unanime" ed "è essenzialmente una decisione che guarda al passato senza implicazioni sulle aspettative". Rispondendo a una domanda sulla possibilità che l'Italia torni indietro sulle riforme delle pensioni e sul jobs act, Draghi ha ribadito che, "parlando in termini generali, il bilancio pubblico è di massima importanza nei paesi ad alto debito"

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