Al Maxxi prigione metafora del mondo

(ANSA) ROMA 8 FEB - Una mostra provocatoria, che cercal'emozione interrogandosi sui confini della libertà, individualee sociale, sulla progressiva erosione degli spazi personali epubblici, con un occhio a quello che il mondo contemporaneo si èlasciato alle spalle, nella speranza che qualche inalienabilevalore possa tornare: è 'Please come back. Il mondo comeprigione?', allestita al Maxxi fino 21/5. Riunite 50 opererealizzate da 26 artisti provenienti da tutto il mondo, che piùche ipotizzare una ribellione cercano risposte positive. ''E' molto importante che l'arte proponga una riflessione suquesti temi, perché è uno strumento che può andare nelprofondo'', ha commentato il ministro della Giustizia AndreaOrlando. ''Non si crea sicurezza alzando i muri'. Allestitanella Galleria 5, l'esposizione prende il titolo dall'operarealizzata dal collettivo Claire Fontaine e che apre il percorsoespositivo, sebbene la spiazzante installazione 'The cage thebench and the luggage' di H.H.Lim accolga i visitatori già dallahall.

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