Sondrio, tifosi contenti
«Un bene che la fusione
sia stata accantonata»

Calcio Serie DOre decisive per il futuro della società «Ringraziamo Mostacchi per tutto quello che ha fatto Peccato che non si mobilitino gli imprenditori locali»

L’iscrizione in serie D è cosa fatta, non ancora le trattative che dovrebbero portare a un cambio di gestione del Sondrio calcio: questo il riassunto della giornata di ieri sul fronte biancazzurro.

Una giornata intensa ma non decisiva, nonostante le voci diffuse sin dalla mattinata da alcuni siti specializzati sulla serie D che parlavano di firma e accordo imminente tra Oriano Mostacchi e la cordata di imprenditori milanesi (con Marco Puleo come possibile direttore sportivo).

Iscrizione assicurata

Le trattative sono continuate, ma, come detto, non hanno portato alla fumata bianca: ci sono ancora dettagli da limare e ci sarà ancora da attendere per capire chi effettivamente muoverà i fili del Sondrio al via il 27 settembre per la sua terza stagione consecutiva in serie D. In trepidante attesa, ovviamente, ci sono anche i sostenitori del Grupp Sasela, i tifosi più caldi del Sondrio che seguono con il fiato sospeso la vicenda societaria in un mix di sensazioni ed emozioni contrastanti. Innanzitutto, c’è la gratitudine per l’ennesimo atto d’amore del presidente Oriano Mostacchi verso la sua creatura, che guida da 28 anni: il patron ha completato le pratiche relative proprio all’iscrizione in serie D, garantendo anche le necessarie coperture finanziarie (53 mila euro).

«I tifosi del Grupp Sasela hanno sempre creduto nel presidente Mostacchi - raccontano i tifosi - e lo ringraziano per tutto quello che è stato fatto finora e si sta facendo per mantenere il Sondrio calcio in serie D, ben consapevoli delle difficoltà che una piccola realtà come la nostra debba affrontare».

L’iscrizione, certo, ma questo atto formale è arrivato dopo che nelle ultime settimane il presidente Mostacchi ha resistito agli assalti di altre società (Vogherese, Lumezzane, Bresso) che avrebbero voluto acquisire il titolo sportivo del Sondrio e il suo diritto a disputare la serie D: una possibilità alla quale il patron si è opposto con forza visto che, pur convinto di passare la mano, ha sempre privilegiato una soluzione che garantisse la “sopravvivenza” del Sondrio in serie D e in Valtellina: «Apprendiamo con piacere - continuano i tifosi del Grupp - che sia stata definitivamente accantonata la possibilità di cedere il titolo ad altri con scomparsa del Sondrio e relative conseguenze negative che tutto ciò avrebbe comportato per l’intero settore calcistico valtellinese e giovanile».

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