
Sport / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 14 Giugno 2023
La Morbegno-Stelvio deciderà il Giro U.23
Ciclismo. I pro valtellinesi Francesco Gavazzi e Davide Piganzoli ci raccontano la tappa odierna del Next Gen. La rassegna dei giovani alle fasi cruciali. Alessio Martinelli è l’osservato speciale della provincia di Sondrio
Mercoledì é il gran giorno della Morbegno-Passo dello Stelvio, quarta tappa del Giro d’Italia Next Gen di ciclismo su strada per la categoria Under 23, partito domenica con la cronometro al Castello di Aglié in Piemonte e che terminerà domenica a Trieste.
Una tappa di 199 chilometri interamente valtellinese con la partenza da Morbegno attorno all’ora di pranzo (12.10) e l’arrivo al Passo dello Stelvio pochi minuti prima delle 16:
«Ho dato un’occhiata allo sviluppo del tracciato e devo dire che, chi punta alla vittoria finale, dovrà avere le gambe giuste per tentare di non affondare in classifica - ci ha detto Francesco Gavazzi, il trentottenne professionista valtellinese della Eolo Kometa - , gli ultimi tre chilometri della salita allo Stelvio sono quelli che faranno la differenza».
Da un professionista all’altro. Chi non seguirà la tappa in diretta nella “sua” Morbegno è Davide Piganzoli. Il morbegnese negli ultimi due anni ha saputo mettersi in evidenza nel Giro d’Italia Under 23 entrando per due volte consecutive nei migliori 10 della classifica finale prima di approdare al professionismo. Per lui e la sua Eolo Kometa, oggi è in programma la prima tappa al Giro di Slovenia: «Soprattutto dopo Teglio fino ad arrivare a Bormio, la strada tenderà sempre a salire e ci sarà vento e sarà fondamentale rimanere a ruota per risparmiare le energie da utilizzare sulla salita finale».
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