Il trionfo di Caruso
Motta colorata di rosa

Ciclismo. L’atleta siciliano autore di una splendida vittoria con una prova di forza condotta fino all’Alpe. Secondo Bernal, chiude la crono. Tutti i chilometri chiavennaschi accompagnati da un grande, incredibile pubblico

Damiano Caruso, che acuto! Trentatré anni, da Ragusa, Sicilia. E’ lui, in maglia Bahrain Victorius, il protagonista indiscusso della tappa di ieri al Giro d’Italia, l’attesissima Verbania-Alpe Motta di Campodolcino.

Solo all’arrivo in mezzo a due ali di folla, ha firmato la più importante vittoria della sua carriera attaccando nella discesa del Passo del San Bernardino e poi affrontando con sicurezza prima il Passo dello Spluga e poi la salita finale: «In quel momento ho pensato ai mesi di fatica che ci sono voluti per arrivare a questo punto, al lavoro dei miei compagni - ha dichiarato poco dopo l’arrivo - , ho realizzato un altro sogno e sono l’uomo più felice del mondo, il 70% della mia vittoria oggi è merito del mio compagno di squadra Pello Bilbao che mi ha aiutato tantissimo, non sono mai stato definito un campione perché non ho mai vinto in passato, ma oggi ho vissuto la mia giornata da campione».

Ma in generale, la penultima, spettacolare tappa del Giro d’Italia è stata una grande vittoria per tutta la Valle Spluga.

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