Futuro del Lecco, parla Aniello Aliberti: «Stiamo lavorando, il mio interesse c’è»

«Stiamo lavorando. Il mio interesse c’è e il mio coinvolgimento oramai l’avete fatto uscire. Per cui dico che stiamo andando avanti e stiamo facendo l’analisi reale di tutti i debiti. Dobbiamo affrontare questo tema con grande serietà. Se non ci saranno debiti sostanziali o se verranno ripianati, per noi non c’è problema»

Un equivoco da sanare. Aniello Aliberti, terzo nome degli imprenditori interessati al Lecco dopo Alex Lin e Jamie Welch, è omonimo dell’ex presidente della Salernitana, e suo primo cugino, ma non è lui. È un industriale attivo nel campo dei dispositivi mobili per la radiografia e per la fluoroscopia realizzati per il mercato internazionale, la Technix che fa parte dell’International Medical Devices (Imd), gruppo costituito da Imd Generators S.r.l., Technix S.p.A. e Intermedical S.r.l., che ha fatto a dicembre scorso il suo ingresso su Euronext Growth Milan (Egm), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita. Inoltre Aniello Aliberti è presidente Pmi di Confindustria Bergamo e vicepresidente territoriale con deleghe alla “Finanza, fisco e internazionalizzazione”, nonché componente del comitato centrale Pmi di Confindustria Roma. Da gennaio 2020, ricopre la carica di presidente nazionale dell’associazione “Elettromedicali & Servizi integrati” di Confindustria dispositivi medici. Inoltre, a dicembre 2023 è stato nominato vicepresidente con delega a “Sviluppo industriale” di Confindustria dispositivi medici.

Insomma, un curriculum che parla chiaro della sua attività che svolge da Grassobio in tutta Italia. Aniello Aliberti dichiara: “Io e Aniello siamo cugini, ma mio cugino che si chiama come me non c’entra nulla con il Lecco. Io sono 35 anni che vivo a Bergamo e non ho più contatti imprenditoriali, ma solo strettamente famigliari, con la mia famiglia”. Per quanto riguarda la trattativa, aggiunge: “Stiamo lavorando. Il mio interesse c’è e il mio coinvolgimento oramai l’avete fatto uscire. Per cui dico che stiamo andando avanti e stiamo facendo l’analisi reale di tutti i debiti. Dobbiamo affrontare questo tema con grande serietà. Se non ci saranno debiti sostanziali o se verranno ripianati, per noi non c’è problema. Sappiamo che fare la serie C prevede solo spese, non certo incassi, diritti televisivi o contributi di Lega. Partire con un forte disavanzo sarebbe decisivo in senso negativo. Ho messo il mio commercialista a seguire i dati, un commercialista esperto nel mondo del calcio, per valutare bene debiti e crediti”. L’imprenditore bergamasco di origini campane, spiega: “Affrontare a livello imprenditoriale la questione è essenziale. Se non si parte da una base concreta, non si fa strada… Siamo convinti che quanto ci hanno detto i Di Nunno finora sia vero, ovvero che hanno pagato tutto. Ma voglio le carte, i documenti che lo testimonino. Poi sono alla ricerca di imprenditori lecchesi. Alcuni li conosco perché sono in Confindustria Bergamo e per un periodo si era parlato di fare una fusione con Confindustria Lecco che poi ha virato verso Sondrio. Ma per nessuno di chi verrebbe a darmi una mano, sarebbe un affare. Però affrontare le spese di una serie C in dieci sarebbe un conto, mentre avere tutto sulle mie spalle sarebbe un’altra cosa. Vediamo chi potrebbe darmi una mano sia come socio che come sponsor o sostenitore”.

E i rapporti con Alex Lin?: “Da solo non credo voglia entrare nel Lecco. Non è un esperto del calcio. Potrebbe essere un mio compagno di viaggio. Di sicuro non voglio, però, avere altri interlocutori se non lui, per parte sua. Sono presidente di una società quotata in borsa, con cariche in Confindustria Bergamo e Nazionale. Non mi posso rovinare, dopo 35 anni di lavoro, facendomi accomunare a imprenditori che non siano più che seri. A prescindere da chi metterà i soldi voglio solo persone estremamente corrette e di grande affidabilità certificata. Avendo già vista l’esperienza di mio cugino, so quali sono le problematiche di questo mondo. Per cui quando prendo un impegno lo porto avanti fino in fondo e non posso permettermi di fare fallimenti”.

Il cronoprogramma è molto serrato: “In settimana incontrerò alcuni industriali, venerdì incontro il sindaco e se per fine settimana arriveranno i documenti richiesti, sarò pronto la settimana successiva per sedermi con Di Nunno e parlare. Sarò a Lecco per la partita Lecco-Modena. Anche per vedere la struttura e il Comune deve dare una mano. Altrimenti vuol dire che della squadra non interessa molto… Vedremo cosa ci darà ma anche da questo dipenderà molto”.

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