Discesa libera olimpica
Elena a due passi dal sogno

Goggia seconda e Delago terza nella discesa libera. Bravissima Elena Curtoni: quinta dopo essere stata a lungo al comando. «Non era facile scendere con il numero uno, ci ho provato mettendoci il cuore. Fiera della mia olimpiade»

A rendere memorabile, per le atlete azzurre, la discesa libera delle Olimpiadi di Pechino, ha contribuito anche Elena Curtoni, che con il quinto posto ha messo a segno la sua migliore prestazione stagionale.

A toglierle la gioia della medaglia, sono state la vincitrice Corinne Suter, che ha confermato il titolo mondiale di Cortina, Kira Weidle e anche due compagne di squadra, che hanno messo a segno altrettanti capolavori. L’argento di Sofia Goggia, a soli 16/100 dal vertice, è una prestazione incredibile, se pensiamo attraverso quali traversie la campionessa è passata per essere pronta in occasione dell’appuntamento olimpico.

Ma anche il bronzo di Nadia Delago, reduce da brillanti piazzamenti in Coppa del Mondo, però finora mai salita sul podio, è impresa da celebrare.

La Curtoni si è vista assegnare un numero uno che non era certo l’ideale, ma non è partita a tutta. A parte un errore di linea nel tratto iniziale, ha pennellato un eccellente percorso e si è trovata abbastanza a lungo nel leader corner: a sorpassarla, solo quattro concorrenti con il pettorale superiore a 10, tra cui le due frecce azzurre.

«Non era semplice scendere con il numero uno, ma era quello che avevo e ho provato a dare il massimo – ha commentato Elena –. Volevo dimostrarmi, soprattutto, che so sciare ancora in discesa, che so ancora spingere le curve e ci ho provato, mettendoci il cuore. Ho sognato un pochino, ero lì ed esserci mi rende comunque fiera della mia Olimpiade.

Dopo un inizio difficile e la grande delusione del superg, sono riuscita a rialzare la testa e a mettere il mio carattere».

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