Derby del Lario, blucelesti sott’acqua. La cronaca della sconfitta

Calcio Lecco battuta per 3 a 0 dal Como davanti al pubblico di casa

Il derby che non ti aspetti, ma in negativo. Una vera disfatta. Un disastro che sa di retrocessione. Si sperava che la sorpresa fosse un Lecco capace di ribaltare il pronostico che lo vedeva sfavorito alla vigilia e invece la sorpresa è stato un Como assoluto padrone del campo. Non solo a livello di gioco, ma di determinazione, corsa, sempre primo sulle seconde palle e anche nei calci d’angolo sui quali ha costruito ieri la sua fortuna. Nel primo tempo il Como sfrutta subito il primo corner dopo 3 minuti e da quel minuto in poi è come se per il Lecco calasse il buio più totale. Non è concepibile, naturalmente, ma è successo. Un Lecco che dopo 3’ ha già perso virtualmente il derby. Troppo “molle”, troppo indeciso, incapace di rincorrere il pallone, sempre secondo su tutti i palloni e un Como troppo forte, probabilmente al di là anche dei propri meriti. Almeno per un tempo non è assolutamente esistito nessun Lecco. Non si può parlare di confronto, nei primi 45’. C’è stato solamente il Como che ha impostato subito una gara molto aggressiva andando sempre con almeno tre uomini in pressing già dalla rimessa del portiere. Il fatto che abbia segnato due gol su azioni d’angolo è un particolare. Nella prima frazione avrebbe potuto farne un altro paio. Insomma, un disastro difficilmente spiegabile dopo la buona prova di Terni. Si può spiegare solo con il fatto che il Como non è la Ternana. Ma non era preventivabile un Lecco così arrendevole e poco pronto, senza gamba, senza aggressività e senza attenzione su azioni d’angolo, in teoria quelle dove tutto ci si può aspettare ma non di andare sempre in difficoltà facendo trovare smarcati gli avversari. Tempi di gioco doppi rispetto al Como, squadra sempre lunga rispetto all’azione, di contro invece una squadra azzurra capace di accorciare e riempire tutti gli spazi senza mai concederne agli avversari. Nella ripresa uno sprazzo a inizio ripresa su cross di Buso per Novakovich che meritava il gol di testa. Ma almeno per mezz’ora il Lecco poi non si vede mentre Saracco deve vedere prima Gabrielloni e poi Strefezza sfiorare il terzo gol. Solo i ritmi più bassi permettono nella ripresa al Lecco di capirci qualcosa di più, anche se pare più una scelta del Como di governare la gara che dei blucelesti di riprenderla. Tanto che il Lecco è parso, anche nella ripresa, correre a vuoto e senza sapere dove andare. Solamente a otto dalla fine è andato vicino al gol con un cross di Crociata smanacciato da Semper e non intercettato da Inglese, entrato forse troppo tardi anche lui. Il gol di Nielsen nel recupero fa male perché parla di un Lecco imbelle. Da notare poi che da parte dei nuovi acquisti nel primo tempo e nella ripresa non si è visto praticamente nulla. Bisogna riflettere anche su questo dopo un derby così insipido da parte bluceleste. La salvezza da ieri sera è ancora più difficile e con questa determinazione di sicuro non si va molto lontano. È forse questa la nota più negativa di un derby davvero da dimenticare sul ramo orientale del Lario.

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