Ciclismo: addio a Imerio Massignan, l’angelo del Gavia

Nel giorno della partenza del 107/o Giro d’Italia il ciclismo piange Imerio Massignan, «l’angelo del Gavia», morto stamani a 87 anni dopo un ricovero in ospedale a Novi Ligure (Alessandria). Originario di Valmarana (Vicenza), viveva da tempo a Silvano d’Orba.

Massignan si guadagnò il soprannome quando, alla ventesima tappa del Giro del 1960, fu il primo corridore a transitare sul Gavia, valico fra le province di Brescia e di Sondrio mai toccato in precedenza dalla Corsa Rosa e che si rivelò durissimo da affrontare sia in salita che in discesa.

«Era un eroe umile - ricorda il sindaco di Silvano d’Orba, Giuseppe Coco - che ha saputo affrontare la vita a testa alta, nonostante le ricchezze non lo abbiano mai sfiorato. Non ha corso mai per i soldi, ma per far vedere le proprie qualità, soprattutto morali». Una volta cessata l’attività agonistica ha lavorato come pavimentista, ritagliandosi però sempre un pò di tempo per la bicicletta. «Ha saputo adattarsi a ogni situazione della vita, diventando per tutta la nostra comunità un grande riferimento di etica e morale», aggiunge Coco.

Dopo la morte della moglie, Bice, viveva in paese con il figlio Raffaello. Lascia anche la figlia Alessia, un fratello e una sorella. I funerali saranno celebrati martedì 7 maggio nella parrocchiale di Silvano.

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