Bertolina non molla
e cerca il riscatto

Sci di fondo. L’azzurro classe 1991 della Valfurva traccia il bilancio della sua stagione e non usa mezzi termini. «Sicuramente negativo perché il mio obiettivo era di tornare in Coppa del mondo e non ce l’ho fatta ma insisto»

L’essere obiettivi con se stessi non è una una prerogativa comune.

Nel mondo dello sport ad alti livelli molte volte l’analisi dei propri risultati sportivi viene effettuata secondo la propria interpretazione e molto spesso ci si rifugia dietro a scusanti secondarie pur di non ammettere il proprio reale giudizio. Capacità di autocritica che invece appartiene eccome al fondista olimpionico della Valfurva, Mirco Bertolina azzurro classe 1991, gambe d’acciaio e cervello fino dello sci di fondo italiano.

Da sempre un buon talento nazionale sin dalla giovane età, Mirco che si divide tra lo sport e la famiglia essendo già papà di Federico 4 anni e delle gemelline Azzurra e Gioia di 18 mesi, nel recente passato ha avuto la sua stagione migliore tra il 2017 e 2018 quando si conquistò il posto fisso nella squadra nazionale e da lì la convocazione ai Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018. Poi clamorosamente durante la primavera, la notizia un po’ a sorpresa della sua esclusione dai gruppi di interesse nazionale. Fortunatamente però, a sostegno sportivo oltre che morale del campione della Valfurva, il suo gruppo sportivo di appartenenza, quello dei Carabinieri, con il quale ha potuto continuare la preparazione ad alti livelli.

«Il mio bilancio è sicuramente negativo - attacca lui - perchè il mio obiettivo era di tornare in coppa del mondo e non ce l’ho fatta. Ma non mollo».

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