Bagioli vince in Francia a braccia alzate

Il giovane ciclista di Lanzada ha saputo battere in volata campioni del calibro di Roglic, Dumoulin e Bernal È il primo successo da professionista del talento valtellinese: è anche in testa alla classifica del Tour de l’Ain

In mezzo ai nomi altisonanti del ciclismo internazionale da ieri brilla ancora di più la stella di Andrea Bagioli (Deceuninck Quick Step).

Il ventunenne di Lanzada con un diploma di perito in tasca conseguito all’Itis di Sondrio, alla prima vittoria da professionista ha sorpreso, ma solo fino a un certo punto, chi ancora non ne conosceva il valore espresso nelle categorie di avvicinamento al professionismo, aggiudicandosi la vittoria nella prima tappa del Tour de l’Ain 2020, corsa a tappe in terra francese che il giovane ciclista di origini malenche sta affrontando con la maglia del “wolfpack”, il team appartenente alla massima categoria del World tour che apprezzandone le innate qualità lo scorso anno gli mise sotto il naso il primo contratto della carriera nel ciclismo che conta.

Una grande frazione

Una vittoria di assoluto prestigio e di grande valore, confermato da chi ieri è stato protagonista nelle fasi finali della prima frazione della corsa a tappe transalpina. Andrea Bagioli ha sorpreso sulla linea di arrivo Primoz Roglic, campione sloveno che non ha nemmeno bisogno di molte presentazioni dopo che lo scorso anno fu il vincitore della classifica finale della Vuelta a Espana. Una grande azione quella di Bagioli, che dapprima ha seguito la progressione di Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) per poi superare con una grande rimonta allo sprint proprio il campione sloveno. Senza dimenticare che nelle prime posizioni dell’ordine di arrivo figura anche un altro nome pesante come quello di Egan Bernal, ultimo vincitore al Tour de France.

ll fratello Nicola

Per i tifosi italiani di ciclismo non c’è modo migliore per bagnare un caldo pomeriggio di inizio agosto, che festeggiare il successo in terra di Francia di un giovanissimo corridore, ventun anni appena e una carriera solo all’inizio, ma capace di partire con il piede giusto mettendo a segno un successo di peso davanti a tanta nobiltà del ciclismo.

Ci verrebbe voglia di soprannominare Bagioli con Ba-jolie, ma preferiamo tenerci strette le sue origini, sottolineando ancora di più l’immensa classe di Andrea, fratello minore di Nicola, pure lui professionista all’Androni Giocattoli Sidermec, consapevoli che dei due fratelli di Lanzada ne sentiremo spesso parlare in termini positivi per le loro imprese messe a segno nel ciclismo. Per ora sono già un esempio per tutti i ragazzi che si avvicinano a uno sport individuale e faticoso come questo, ma che in giornate come ieri ti sa ripagare con gli interessi. Allora forza Bagioli, forza tutto il ciclismo di Valtellina e alla prossima vittoria, certi che non passeremo troppo tempo ad aspettarla.n
Andrea Ciaponi

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