Contro l’Alzheimer
rebus e parole crociate

Ma un’altra ricerca dice che un caso su tre si può prevenire con stili di viti corretti

Una strategia semplice per tenere lontano l’Alzheimer? Giocare a carte, fare le parole crociate o completare un puzzle. Queste attività, considerate rilassanti e “scacciapensieri» hanno infatti il pregio di stimolare il cervello e di preservarne le aeree vulnerabili direttamente coinvolte nella malattia. E’ quanto emerge da una ricerca del Wisconsin Alzheimer’s Institute e del Wisconsin Alzheimer’s Disease Research Center, negli Usa, presentata a Copenaghen in occasione della Alzheimer’s Association International Conference. I ricercatori hanno esaminato 329 persone, tutte intorno ai 60 anni di età con una storia familiare che le rendeva propense a sviluppare l’Alzheimer. Queste persone sono state sottoposte a scanner cerebrale ed è stato chiesto loro quanto spesso svolgessero attività come leggere libri, andare ai musei o giocare a carte e fare puzzle e parole crociate. E’ risultato che coloro che dichiaravano di dedicarsi più spesso proprio ai cruciverba o una partita a poker o a ramino risultavano avere un volume del cervello più ampio e mostravano migliori risultati nei test cognitivi. Per questo gli studiosi hanno concluso che prendere parte a queste attività potrebbe aiutare a prevenire l’Alzheimer.

Inoltre è emerso che un caso di Alzheimer su tre nel mondo è prevenibile modificando i propri stili di vita, cominciando con la pratica di sport e smettendo di fumare. Oltre a sedentarietà e fumo, gli altri principali fattori di rischio legati alla demenza senile sono il diabete, l’ipertensione, l’obesità, la depressione, e lo scarso livello di istruzione.

Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet Neurology da esperti della Università di Cambridge. Secondo quanto riferito sul sito della BBC Health, riducendo di circa il 10% ciascuno dei sette fattori di rischio sopra citati si possono prevenire nove milioni di casi di demenza senile a livello globale entro il 2050. Secondo recenti stime, entro il 2050 sono attesi oltre 106 milioni di casi di Alzheimer nel mondo.

Stabilire che un caso su tre di malattia è prevenibile adottando corretti stili di vita, concludono gli autori dello studio, significa però anche che ci sono altri due casi su tre di demenza la cui origine resta di fatto sconosciuta e da indagare.

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