Venerdì 17 Dicembre 2010
Combattere i tumori con il calore
A Monza i centri di ipertermia

“L'ipertermia- spiega Rocca- simula il meccanismo di difesa fisiologico che sopraggiunge quando c'è la febbre. Riscaldando i tessuti e gli organi interni si provoca la liberazione di sostanze immunoregolatrici che hanno effetto protettivo per l'organismo. Nei casi di tumori solidi l'ipertermia può ridurre la massa tumorale prima dell'intervento, in molti casi consente l'arresto della malattia per fasi più o meno lunghe, potenzia l'attività di altre terapie come la radio o la chemioterapia”.
Gli studi dimostrano che quando la temperatura interna raggiunge 39° l'organismo inizia a produrre endorfine che aiutano a non avere dolore e a sentirsi meglio, tra i 40° e i 41° si registra un aumento delle cellule del sistema immunitario, tra i 42° e i 43° si assiste alla morte della cellula tumorale. Tra i pazienti del prof. Rocca ci sono persone a cui è stato diagnosticato un tumore inoperabile, ma anche pazienti che associano le terapie tradizionali all'ipertermia per aumentarne l'efficacia e ridurre le dosi. Una seduta di ipertermia dura un'ora.
“Il paziente è sdraiato su un lettino in una posizione confortevole- spiega Rocca- accanto a lui ha sempre un medico o un infermiere per regolare il calore. Generalmente si eseguono una o due sedute a settimana e a seconda dei casi possono bastare anche pochi mesi di trattamento per avere grandi benefici”. Oltre che per la cura dei tumori l'ipertermia viene utilizzata nella prevenzione delle recidive e nei trattamenti di epatiti e virus HIV. L'unico problema è l'aspetto economico: ogni seduta costa 190 euro, senza nessun rimborso da parte del sistema sanitario regionale. Per questo i pazienti del Prof Rocca stanno raccogliendo firme perché l'ipertermia possa diventare un'opportunità garantita a tutti.
Rosella Redaelli
m.rossin
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