Villa Geno, l’incidente simile. Sentita la coppia coinvolta

L’inchiesta L’automobilista di Bergamo è stato convocato dalla Squadra mobile di Como

Nell’indagine sulla tragica morte di Morgan Algeri e Tiziana Tozzo a Villa Geno entra anche la testimonianza dell’uomo di Bergamo che ha raccontato di essere stato vittima di un incidente simile con la sua Mercedes elettrica.

Venerdì Dario Sangalli è stato convocato dagli agenti della Squadra mobile di Como insieme alla moglie per fornire una testimonianza sull’incidente accaduto con la loro Mercedes il 29 luglio scorso. «Dopo la pubblicazione dell’articolo ci hanno chiamato sia la Squadra mobile sia “Autotorino”, dove abbiamo portato l’auto – spiega –. Venerdì siamo venuti a Como, dove i poliziotti hanno sentito separatamente me e mia moglie e ci hanno chiesto di raccontare nel dettaglio il nostro incidente. Hanno anche voluto le fotografie dell’auto e si sono fatti inviare la relazione dei carabinieri di Calcinate che erano intervenuti. A quanto pare ci sono delle similitudini tra quanto successo a noi e quello che potrebbe essere successo ai due ragazzi tragicamente morti. La nostra Mercedes 100% elettrica, non appena abbiamo imboccato lo scivolo del parcheggio della Coop di Trescore, ha preso velocità. Mia moglie ha frenato ma l’auto non rispondeva e ci siamo schiantati contro un muro. Anche la Mercedes di Morgan Algeri potrebbe avere avuto lo stesso problema, noi siamo stati più fortunati e ci siamo feriti in modo lieve. Per quanto riguarda il nostro incidente, “Autotorino” ci ha informati che Mercedes manderà i suoi tecnici per una perizia».

Intanto, dopo l’autopsia sui corpi delle vittime eseguita venerdì, che ha confermato la morte per annegamento, non sono ancora state fissate le date dei funerali. Resta ora di fondamentale importanza per le indagini la perizia sulla Mercedes Glc di Morgan Algeri e sulla scatola nera, per capire che cosa abbia fatto partire a tutta velocità l’auto tanto da colpire una panchina di cemento facendola spostare, abbattere un parapetto di ferro e finire di punta nel lago, ribaltandosi.

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