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Mercoledì 29 Agosto 2012
Valsassina: prezzo del latte
Allevatori pronti a lottare
Gli allevatori della Valsassina chiedono che, nella fissazione del prezzo del latte, si tenga conto della specificità e della qualità del prodotto della montagna.
Umberto Bertolasi, direttore di Confagricoltura Lombardia, spiega: «Questi allevamenti sono lontani dalle principali vie di comunicazione e faticano, proprio per le condizioni in cui operano, ad applicare economie di scala che consentirebbero loro di ottimizzare i costi per risparmiare. È vero che, in questa congiuntura sfavorevole per noi allevatori, i colleghi che operano in montagna sono ancora più penalizzati».
Bertolasi è d'accordo con quanto dichiarato ieri dall'allevatore barziese Giuseppe Invernizzi - presidente della cooperativa dei produttori di latte della Valsassina - sulle nostre colonne. In vista della trattativa del 30 settembre in cui le associazioni di categoria cercheranno di strappare un prezzo di vendita del latte "adeguato" ai rappresentanti delle industrie del settore, il caso tiene banco anche in Valsassina.
Se la canicola qui ha inciso poco, percentuale trascurabile la minore produzione di latte in meno, per contro c'è molta preoccupazione per il futuro. Se gli allevatori non riusciranno a vendere il latte ad almeno 42 centesimi al litro contro i 38 attuali, saranno guai. «Se fino a vent'anni fa vendevamo il nostro latte alle allora 700 lire al litro e adesso a 38 centesimi, basta fare due conti per comprendere quanto siamo penalizzati - dice Invernizzi -. Come tutti sanno il prezzo del carburante, le spese vive per acqua, elettricità, riscaldamento nonché i sensibili aumenti dei prezzi del foraggio per le bestie ormai alle stelle, ci mettono in grossissime difficoltà. Costi aggiuntivi per noi, quando invece il latte lo vendiamo addirittura a prezzi inferiori rispetto a due decenni fa».
Il direttore di Confragricoltura Bertolasi sottoscrive e rimarca: «Un giusto prezzo per il latte alla stalla. Il mercato del latte segna, nelle ultime settimane, una sostanziale tendenza al rialzo, come testimoniato dall'andamento delle quotazioni del latte spot su tutte le principali piazze italiane ed europee. Costi di produzione a carico degli allevatori in ulteriore aumento, trascinati al rialzo dall'ennesimo aumento del costo dei carburanti e dalla sua ricaduta su tutti i principali fattori di produzioni».<+togli_rientro>
<+tondo>Queste le condizioni che caratterizzano la situazione del comparto lattiero-caseario in questa fase e nelle quali si torna a discutere del prezzo del latte alla stalla in previsione della scadenza, al 30 settembre, dell'accordo sottoscritto da Confagricoltura Lombardia e dalle altre organizzazioni agricole regionali con il gruppo Lactalis.
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