Valmadrera: a San Tomaso
la navetta non serve

«La navetta piaceva agli escursionisti finché era gratis»: nessuno la rimpiange,  nemmeno Carlo Rusconi che a San Tomaso gestisce l'agriturismo. Il sindaco: «Non avremmo potuto riproporla gratuitamente quest'anno, a causa delle ristrettezze di bilancio»

VALMADRERA - Quest'estate il collegamento tra il centro città e la montagna alle sue spalle è stato soppresso; è durato lo spazio di una sola estate, la scorsa, quando la sperimentazione era andata a gonfie vele.
«Usarono la navetta in tanti - ammette il sindaco, Marco Rusconi - ma non avremmo potuto riproporla gratuitamente quest'anno, a causa delle ristrettezze di bilancio per i tagli ai quali i Comuni vengono sottoposti dal Governo. Peraltro, la modalità attuata lo scorso anno aveva suscitato subito qualche polemica».
Del resto la vnavetta non la rimpiange nessuno. Nemmeno Carlo Rusconi che gestisce l'agriturimo a San Tomaso: «La navetta piaceva agli escursionisti finché era gratis. Tra i nostri clienti cominciamo a incontrarne diversi che provengono dal circondario e arrivano a Valmadrera persino col treno, poi - continua Carlo Rusconi - raggiungono San Tomaso spesso passando per l'antico sentiero delle vasche: insomma, anche la salita ha il suo significato. Non dimentichiamo poi che, in occasione delle festività specialmente di primavera, San Tomaso viene invaso da addirittura duemila e o tremila persone: quelli sono altri casi in cui la navetta non servirebbe, perché non potrebbe comunque mai soddisfare la domanda».

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