Valmadrera: dagli alpini
un omaggio ai Caduti

Gli alpini di Valmadrera hanno dato alle stampe un libro che rende omaggio ai caduti. I nomi dei giovani le cui vite sono state donate da Valmadrera alla patria sono stati letti dagli alunni delle scuole, citando inoltre l'età in cui si sono sacrificati: è stato un toccante, struggente rosario di eroismi e umane vicende sullo sfondo di scenari come l'Africa e le due grandi guerre mondiali.

VALMADRERA - Molte autorità, tante rappresentative d'arma e dell'associazionismo hanno salutato l'iniziativa Molte autorità, tante rappresentative d'arma e dell'associazionismo hanno salutato ieri l'iniziativa degli alpini di Valmadrera di dare alle stampe e consegnare alla storia un omaggio in memoria dei caduti; i nomi dei giovani le cui vite sono state donate da Valmadrera alla patria sono stati letti dagli alunni delle scuole, citando inoltre l'età in cui si sono sacrificati: è stato un toccante, struggente rosario di eroismi e umane vicende sullo sfondo di scenari come l'Africa e le due grandi guerre mondiali. Il volumetto edito dagli alpini elenca poi anche il reggimento o la brigata, il luogo della morte, la causa, in taluni casi l'onorificenza meritata dai soldati che nella cerimonia di ieri sono stati onorati dai discorsi del capogruppo proprio degli alpini di Valmadrera, Giuliano Sala, dal sindaco Marco Rusconi, dall'autore della ricerca Mario Nasatti (segretario dell'«Associazione nastro azzurro» e figlio del reduce Giacomo Nasatti che fu cofondatore della sezione Ana cittadina), da Giovanni Bartolotto (presidente, tra l'altro, dell'associazione Ufficiali in congedo, di Lecco). Ha parlato inoltre Cesare Di Dato, ufficiale alpino dalla penna bianca, già comandante di distretto, che ha voluto accanto a sé i reduci Giuseppe Facinetto (classe 1918) e Fedele Balossi (1919). Per Di Dato «l'opera pubblicata è un monumento storico alla città di Valmadrera: qualifica la presenza delle associazioni combattentistiche che rappresentano la coscienza pulita della memoria del passato». I discorsi si sono susseguiti davanti al monumento ai caduti di via Manzoni, a partire dalle 10; poi è stata celebrata una messa in chiesa parrocchiale infine, nel centro civico «Fatebenefratelli», è avvenuta la distribuzione dell'opuscolo. Il sindaco Rusconi ha espresso ringraziamenti per «le vite donate alla Patria e, ora, per questo opuscolo che recupera la storia e la consegna a chi verrà dopo esaltando un senso di comunità sostanziato proprio nel passaggio di un testimone conservato anzitutto nel cuore, poi portato avanti nel dovere del ricordo». La pubblicazione ha avuto il patrocinio del ministero per le Attività culturali e della Provincia - rappresentata ieri dal vicepresidente Antonello Formenti e dall'assessore Antonio Rossi - inoltre sono intervenuti il senatore Antonio Rusconi, il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il Comune di Carenno col gonfalone; numerose sezioni Ana e rappresentative tra cui bersaglieri, marinai d'Italia, svariate altre associazioni: dall'Aido, alla Protezione civile, alla Sev.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Alpini a Valmadrera