Cronaca / Lecco città
Venerdì 17 Marzo 2017
Trapianti d’organo, a Lecco uno al giorno
Ma la domanda è alta
Il dottor Francesco Lusenti andato in pensione Patrizia Fumagalli nuova responsabile del reparto. Nel 2016 353 trapianti, possibili ora anche da cadaveri
A Lecco i prelievi d’organo sono numerosi e la struttura che li esegue è di prim’ordine.
Tanto che l’ospedale di Lecco è stato inserito, recentemente, nel novero delle strutture che potranno eseguire espianti non solo da viventi (rene, parti di fegato o polmone e tessuti), o da persone definite clinicamente morte ma a cuore battente (morte encefalica), ma anche da cadaveri il cui cuore non batte più, sebbene a precise e severissime condizioni.
Il tutto per riuscire a colmare il divario tra domanda (di trapianti) e offerta (di organi). Una materia delicatissima, con grandi implicazioni umane, e non solo mediche, ma che il dottor Francesco Lusenti, in pensione dal 1° marzo, ha esplorato in tutti i suoi più profondi risvolti e che, dopo 36 anni di professione, ha lasciato nelle mani della dottoressa Patrizia Fumagalli, anch’ella con esperienza ultratrentennale. Medico anestesista e rianimatore Lusenti è stato responsabile dello sviluppo del prelievo e impianto degli organi “fin dagli albori”, ha detto il direttore sanitario dell’Asst Flavia Pirola. Lusenti, responsabile della struttura semplice dipartimentale di neurorianimazione facente parte del dipartimento di neuroscienze (che raggruppa tutte le patologie neurodegenerative, traumatologiche e neurochirurgiche) ha lasciato a Patrizia Fumagalli una struttura di prim’ordine. Alessandro Dell’Oro, amministrativo di supporto al prelievo organi, ha dato dei numeri importanti.
«Dal 2011 al 2016 – ha relazionato Dell’Oro – sono stati eseguiti 353 espianti: 24 di cuore, 78 di fegato, 19 di pancreas, 21 di polmone, 147 di reni, 27 di vasi, 23 di cute e 14 di tessuti ossei. I donatori multiorgano in questi anni sono stati 90 ma i segnalati erano di più: 127 dei quali 19 risultati non idonei e 18 che si sono opposti alla donazione». Un problema quello dell’opposizione alla donazione che non sempre è “ragionata”. A volte è frutto della comprensibilissima emotività legata al momento tragico.
Ecco perché i dottori dell’ospedale di Lecco stanno combattendo una battaglia informativa senza precedenti.
I particolari su La Provincia di Lecco in edicola venerdì 17 marzo
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