Telefono amico per 140 anziani
«Ora c’è anche la videochiamata»

Oggiono Dodici volontarie si alternano per contattare gli over 75 che ne fanno richiesta

Sono circa 140 gli anziani di Oggiono e hinterland che non devono preoccuparsi della solitudine, nemmeno in agosto: tanti, infatti, sono gli utenti del “telefono amico” (o telefonia sociale) che l’associazione Auser offre nello spazio dei Servizi sociali comunali di Oggiono.

Così una telefonata, se non può “allungare” la vita come recitava un celebre spot pubblicitario, perlomeno può rasserenarla, anche nel mese solitamente più angosciante per chi resta a casa, quando amici e parenti partono per le ferie, i negozi chiudono e le vie si svuotano.

L’obiettivo

«È proprio questo lo scopo del servizio - ricorda il sindaco, Chiara Narciso - servizio che, peraltro, è in funzione tutto l’anno. Quindi chi ancora non avesse aderito, può aggiungersi rivolgendosi ai Servizi sociali o ad Auser, nella sede di via Lazzaretto vicino all’ufficio postale».

Il contatto diretto con i volontari, per l’attivazione del servizio, è necessario anche per mettere a punto tutte le cautele necessarie affinché le telefonate possano svolgersi in assoluta sicurezza.

Il “telefono amico” interessa potenzialmente circa 1.300 oggionesi sopra i 75 anni; gli over 80 sono 750. Per tutte le informazioni c’è anche il numero 0341286563.

Riprende il sindaco: «Per la telefonia, sono appunto 137 utenti del territorio: quelli di Oggiono rappresentano circa la metà. Le volontarie che si alternano giornalmente nella sede di Oggiono per il servizio di telefonia sono dodici. A tutti gli utenti vengono garantite almeno due telefonate al mese, mentre a chi lo richiede, attualmente, sono una ventina di persone, viene assicurata una telefonata settimanale, esprimendo un bisogno ulteriore di compagnia per alleviare la solitudine».

«Una decina - aggiunge il sindaco - sono gli utenti che accettano le videochiamate: la modalità è nuova e in crescita, ritenuta da Auser particolarmente indicata: infatti, consiste in una migliore forma di contatto rispetto alla telefonata». In tutti i casi, il servizio consiste in una chiamata periodica, in giorno e orario prefissati.

La videochiamata avviene mediante una nuova App: «È maggiore la sicurezza e la qualità del contatto - sottolinea la Narciso - perché ci si parla guardandosi in faccia; uno degli obiettivi principali è, infatti, di prevenire il rischio di truffe: la semplice telefonata si può prestare più facilmente in quanto l’utente fragile potrebbe rispondere a chiunque, pensando che sia Auser, magari anche in giorni o orari diversi da quelli pattuiti, poiché è facile per i malintenzionati esperti seguire il filo di una conversazione spacciandosi per chi non sono».

L’auspicio

Invece, la App assicura maggiore protezione: «L’auspicio - conclude il sindaco - è che tutti possano passare quanto prima alla App protetta. La videochiamata è preferibile perché permette un maggior contatto relazionale e dà modo ai volontari di cogliere più elementi circa le condizioni e la salute della persona, rispetto alla sola voce».

© RIPRODUZIONE RISERVATA