Tamponi nelle case di riposo
Ma la situazione è pesante

Accolta la richiesta delle Rsa, dalle strutture le cifre sono inquietanti

È sotto la lente dei riflettori la situazione, pesantissima, in cui si trovano ad operare le case di riposo della nostra provincia.

I numeri sono impressionanti, specie in questi ultimi giorni. Trentanove i posti non occupati alla Ambrosetti-Paravicini di Morbegno, il che non significa, però, che il dato corrisponda a decessi da coronavirus. Perché comprende anche i posti rimasti non occupati per evitare che il contagio potesse estendersi.

Però il numero è alto e potrebbe sfiorare la trentina: soltanto ieri si parlava di dieci; così come sono pesanti quelli in casa di riposo a Chiavenna: dodici i morti sospetti Covid, non accertati, dieci gli altri.

All’interno delle strutture, gli ospiti a cercare di superare febbri di cui, fino a ieri, era ignota la provenienza, dato che il tampone veniva effettuato solo in caso di ospedalizzazione. Mentre oggi, e questa è la notizia positiva, gli ospiti di tutte le strutture residenziali che presentino un quadro clinico compatibile con un’infezione da coronavirus potranno essere sottoposti a tampone.

Anche a Sondrio situazione difficile, sia pure in assenza di vittime ufficiali del coronavirus: sono 27 gli ospiti che presentano sintomi del covid

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