Sulla cava di Civate
la voce dei lavoratori

Ieri sera i lavoratori della Holcim, preoccupati per le possibili conseguenze della mancata apertura della cava estrattiva sul Cornizzolo, hanno organizzato un presidio davanti alla cementeria di Merone. 

CIVATE - Dopo il volantinaggio al mercato di Valmadrera del 15 dicembre, i dipendenti della Holcim di Merone si sono riuniti ieri sera per un presidio davanti alla cementeria, tornando ad esprimere le loro preoccupazioni.

I lavoratori chiedono maggior attenzione nell'analisi del progetto per una nuova cava, per ribadire che "L'ambiente è una parte importante del vivere, come fondamentale per l'uomo è il lavoro". Come hanno scritto in una lettera alla Provincia di Lecco, l'8 dicembre: "Se il progetto non verrà approvato, l'azienda sarà costretta a ridimensionare pesantemente la propria attività e di conseguenza ridurre il personale (circa 300 persone); questo comporterà un forte impatto anche sull'occupazione delle aziende del territorio lecchese e comasco collegate alla nostra attività (circa un migliaio di persone)." E ancora : "Chiediamo, inoltre, prima di prendere ogni decisione, di considerare le posizioni di tutte le parti in causa, tenendo in debito conto le nostre preoccupazioni e non soltanto i pareri di comitati, associazioni e comuni che si sono espressi negativamente senza approfondire tutti gli aspetti reali del progetto."

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