Si allenta la morsa del virus
In Svizzera nuove aperture

Dall’11 maggio«Sì» a negozi, ristoranti, mercati, musei e biblioteche. L’esecutivo deciderà poi sulla Fase 3, che dovrebbe scattare l’8 giugno

Dopo la prima fase iniziata lunedì, con la riapertura degli studi medici e dei parrucchieri, la Svizzera accelera.

Nella seduta di ieri il Consiglio federale ha deciso di allentare ulteriormente i provvedimenti per combattere il coronavirus.

Da lunedì 11 maggio potranno riaprire i negozi, i ristoranti, i mercati, i musei e le biblioteche. Nelle scuole del livello elementare e secondario potrà riprendere l’insegnamento con la presenza di docenti e nello sport di massa saranno consentiti gli allenamenti. L’offerta di orari nei trasporti pubblici sarà aumentata in misura significativa.

Il rallentamento

Alla base di questa scelta c’è una ragione ben precisa: la diffusione del nuovo coronavirus in Svizzera sta facendo registrare un ulteriore rallentamento. I provvedimenti per combattere l’aumento dei contagi vengono attuati dalla popolazione e stanno dando i loro frutti. Per questo motivo il governo ha deciso un loro ulteriore allentamento, compiendo un passo in più rispetto a quanto annunciato il 16 aprile scorso.

L’analisi dei rischi

La sequenza delle singole fasi di apertura, che riguardano anche il lavoro dei frontalieri, si fonda su un’analisi dei rischi. L’esecutivo di Berna deciderà sulla terza fase di allentamento, che dovrebbe scattare l’8 giugno, nella sua seduta del 27 maggio prossimo. Sono previste decisioni sul divieto di assembramenti di più di cinque persone, sull’insegnamento nei licei e nelle scuole universitarie, sulle istituzioni culturali, sugli impianti sportivi, sugli impianti di risalita e sulle funzioni religiose. Il Collegio governativo discuterà inoltre sull’uscita dalla situazione straordinaria secondo la legge sulle epidemie.

Ulteriori decisioni

Il 26 giugno intende prendere ulteriori decisioni per la stagione estiva basandosi sui risultati del monitoraggio. Ci sarà una cauta apertura del settore gastronomico dall’11 maggio.

Gli esercizi della ristorazione potranno riaprire i battenti, ma nel rispetto di severe condizioni. In una prima fase sono ammessi a un tavolo al massimo quattro persone o due genitori accompagnati dai propri figli.

Tutti gli ospiti devono essere seduti e tra i diversi gruppi deve essere mantenuta una distanza di due metri o apposti elementi di separazione. Il graduale cambiamento è accompagnato da piani di protezione ed è stato discusso con i rappresentanti del settore.

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