Cronaca / Lecco città
Martedì 26 Novembre 2013
Scuole a pezzi, mancano i fondi
Il futuro è anche più nero
Gli istituti superiori necessitano di interventi ma il patto di stabilità li blocca
L’assessore Simonetti: «E dall’anno venturo senza Provincia chi interverrà?»
Porte scardinate, finestre che non si aprono, lavandini che non scaricano e bagni allagati. Per non parlare di tetti da rifare, come quello dell’istituto Parini che avrebbe bisogno di una rimessa a nuovo ma per il momento è stato rappezzato. Rappezzato dopo che nei mesi scorsi si era dovuti correre ai ripari con una fila di secchi per evitare che la pioggia allagasse l’edificio.
Al liceo scientifico Grassi la palestra perde letteralmente i pezzi con muri scrostati. Il parquet di quella del Parini è in pessime condizioni.
Il cortile del liceo Manzoni in via Ghislanzoni dovrebbe essere rimesso a nuovo, ma c’è ben poco di che sperare, considerato che non ci sono neppure i soldi per traslocare le due sedi del liceo, il classico in centro città e il linguistico in via XI Febbraio, in un unico plesso.
Non ci sono i 70 mila euro necessari per trasferire i geometri del Badoni nella sede del classico Manzoni, e portare il classico in via XI Febbraio nei locali ora usati dai geometri.
La situazione è destinata a peggiorare. L’Amministrazione provinciale ha tagliato i fondi, e dal prossimo anno scolastico la manutenzione degli edifici delle scuole superiori potrebbe finire in carico ai Comuni, che già hanno i bilanci ridotti all’osso.
Dei 400 mila euro richiesti dai presidi per la manutenzione ordinaria ne arriveranno 60 mila, più o meno 4 mila euro per istituto.
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