«Sci, decreto da cambiare

Così si favorisce il Trentino»

Impiantisti grandi e piccoli: «Va modificato il criterio delle presenze»

«Speriamo che il decreto sostegni, che non è ancora legge, possa subire le modifiche necessarie ad assicurare i giusti ristori a tutti gli impianti da sci, piccoli e grandi». La voce è di

Valeriano Giacomelli, ad della Sib di Bormio, ma alla sua si possono sovrapporre quella di un po’ tutti gli altri impiantisti della provincia, grandi e piccoli.

Se c’è soddisfazione per lo stanziamento dei fondi, c’è una netta contrarietà per il criterio scelto dal governo per assegnare i fondi: il decreto parla di “presenze turistiche”. Criterio che penalizzerebbe tutte le nostre località, che vedono arrivare sciatori in giornata o che alloggiano in seconde case.

«Così favoriscono il Trentino» dice Domenico Cioccarelli di Aprica, favorevole a una ripartizione sulla base delle perdite subite. Criterio non ritenuto sufficiente da Adriano Opiatti (Prato Valentino) secondo il quale i ristori dovrebbero essere assegnati sulla base della portata degli impianti.

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